L'ittiolo e le sue preparazioni nella cura delle malattie interne : nota clinico-terapeutica.

  • Reale, Enrico.
Date:
[1892]
Catalogue details

Licence: Public Domain Mark

Credit: L'ittiolo e le sue preparazioni nella cura delle malattie interne : nota clinico-terapeutica. Source: Wellcome Collection.

Provider: This material has been provided by The Royal College of Surgeons of England. The original may be consulted at The Royal College of Surgeons of England.

    1/4
    L’ittiolo e le sue preparazioni nella cura delle malattie interne. ■ - (,V bu .7. / '* \ «ti» »v NOTA CLINICO-TERAPEUTICA y fe / , H ’À ’V1 E risaputo che dalla distillazione del carbon fossile, del legno e delle materie animali, si hanno preziosi prodotti farmaceutici, usati moltissimo e da tempo antico nella pratica; ma anche distillando certe rocce bituminose si sono avuti di recente dei medicamenti attivissi- mi. Era questi ve ne è uno che merita speciale menzione, per l’alto suo valore terapeutico e per la rinomanza alla quale in breve tempo è pervenuto, e questo è l’ittiolo. L’ittiolo è un composto ottenuto distillando un minerale bituminoso solforato rinvenuto nel Tirolo, il quale, secondo Fritsch, deriverebbe dalla scomposizione di pesci o di altri animali preistorici e quindi dall’accumulo dei loro residui; donde il nome di ittiolo (r/Ouc pesce, e <j\zigv olio). Il prodotto che si ottiene distillando la roccia è 1’ ittiolo greggio, il quale contiene anche del fosforo. Il prodotto oggi in voga però è il così detto « acido solfoittiolico od ittiosolforico », che può ottenersi trattando l’ittiolo greggio con acido solforico ed aggiungendo al liquido, che contiene in soluzione l’acido in parola, della soluzione satura di cloruro di sodio, dal quale l’acido solfoittiolico stesso è precipitato. Esso vien raccolto, lavato leggermente con acqua e conservato (Pollacci). L’acido solfoittiolico ha l’aspetto di un catrame consistente, di co- lore oscuro-verdastro e di odore disaggradevole. È più scuro dell’ it- tiolo greggio, ma meno denso. L’ acqua, 1’ alcool e 1’ etere, adoperati separatamente, non lo sciolgono che in parte ; ma in un miscuglio di alcool ed etere, negli olii ed anche nella vasellina sciogliesi comple- tamente. L’analisi chimica vi ha rinvenuto il carbonio, l’idrogeno, l’ossigeno e lo zolfo, e la formola assegnatagli è la seguente: C28Il3yS30GH2. La proporzione dello zolfo, ch’è del 2 1/2 % nella roccia, ò di circa il 10 °/0 nell’acido solfoittiolico. Questo finalmente, a differenza dell’it- liolo greggio, non contiene fosforo. In terapia si usano i sali dell’acido solfoittiolico a preferenza. Tra questi, quelli più conosciuti ed adoperati sono: l’ammonico (ittiosolfdto ammonico) e il sodico (ittiosolfato sodico), che si ottengono, natural- mente, mediante saturazione dell’acido solfoittiolico con ammoniaca e rispettivamente con soda. L’ittiosolfato ammonico, rappresentato dalla formola CyEL^SgOg (NH,)2-i-nH20, ha la consistenza e il colore del catrame vegetale, con una tinta rosso-fosca un po’ più pronunziata però; ed è di odore simile