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Trattato completo di anatomia chirurgica ... / Traduzione ... dalla terza ed. francese accresciuta ... di tutto ciò che ricuarda la patologia generale.

  • Velpeau, A. (Alfred), 1795-1867
Date:
1834
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Licence: Public Domain Mark

Credit: Trattato completo di anatomia chirurgica ... / Traduzione ... dalla terza ed. francese accresciuta ... di tutto ciò che ricuarda la patologia generale. Source: Wellcome Collection.

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    uno spazio triangolare a base esterna, il cui lato superiore e retto viene costruito dal tendine, mentre che il suo margine inferiore e concavo è formato dal lato esterno della grondaja lagrimale e dal risalto anteriore del mascellare superio¬ re. Per giungere facilmente nel sacco la¬ grimale si deve portare la punta del bi- storino nell’apice di codesto spazio. Siccome il tendine diretto riceve le fi¬ bre carnose delle due palpebre, e loro serve di punto fermo sul naso, la sua di¬ visione totale espone all’ arrovesciatura della palpebra inferiore ed all’ ectropio* U operazione della fistola, eseguita col metodo di Wolhouse, ne offrì parecchie volte la prova. Ogni ferita dei margini pal¬ pebrali in questa regione avrebbe adun¬ que per conseguenza la sezione dei con¬ dotti lagrimali, poi un allontanamento enorme dell’ apertura oculare all’ infuori. Tuttavia siccome le cicatrici vi acquista¬ no prontamente molta elasticità, questo accidente è meno da temersi che non si sembra comunemente credere. La distri¬ buzione disuguale, la densità del tessuto cellulare e le sue aderenze agli altri ele¬ menti permettono di rado alle infiam¬ mazioni di assumervi carattere diffuso. Siccome gli ascessi possono generarsi fra le fibre carnose e la pelle, come pure fra la congiuntiva o il sacco lagrimale e gli strati meno profondi, si concepisce per¬ chè essi talora apransi aH’esterno, tal’ al¬ tra all’ indentro delle palpebre, e perchè possano perfino in qualche circostanza penetrare nelle strade lagrimali, anzicchè prendervi il punto di partenza, come di frequente accade. Strade lagrimali. — i.° I punti ossia orifizi esterni dei condotti lagrimali si vedono all’ estremità interna della por¬ zione concava del margine libero delle palpebre. Formati da un piccolo anello fibro-cartilaginoso, s’ approfondano per¬ pendicolarmente, per incurvarsi poi ad angolo retto dopo una linea circa di tra¬ gitto , e continuarsi ai condotti. Quando le palpebre sono aperte, essi riguardano obbliquamente fra il globo dell’occhio e la caruncola, mentre che rivolgonsi di¬ rettamente all’ indietro quando le palpe¬ bre sono chiuse. Quindi assorbono mol¬ to facilmente i liquidi farmaceutici che si depongono nel grand’ angolo, come pure le secrezioni morbose che vi si formano ; locchè spiega , da una par¬ te , in qual maniera certi colliri giun¬ gano talvolta a guarire il tumore lagri¬ male, e dall’ altra, in qual guisa accada che questa malattia abbia in qualche ca¬ so origine dall’ oftalmia puriforme. Av¬ viene inoltre dalla loro disposizione, che per insinuarvi uno strumento qualunque fa d’uopo primieramente arrovesciarli al- l’infuori, onde portare poi perpendicolar¬ mente il capo dello stiletto sulla loro apertura. 2.p I condotti che scorrono in seguito verso la commessura seguendo esattamente la porzione retta del margine palpebrale, si riuniscono talvolta prima d’ entrare nel sacco lagrimale, ove terminano allora con una sola apertura. Spesso parimenti non fanno che avvicinarsi, e s’ aprono separatamente nel luogo ove si recano. Situato nella parte posteriore del margi¬ ne della palpebra, il condotto lagrimale trovasi così protetto contro 1’ azione dei corpi esterni. Non essendo separato dal- 1’ occhio e dalla caruncola che dalla con¬ giuntiva , e non sembrando essere esso medesimo altro che un prolungamento della membrana mucosa del naso, la sua parete oculare è naturalmente assai sotti¬ le e molle, locchè la rende benissimo at¬ ta ad essere forata dallo stiletto, quando si opera secondo i metodi d’Anelio, di Mèjau, e d’ altri, qualora non si segua la conveniente direzione, e deve togliere fino il pensiero di riprodurlo artificialmente, come si propose, quando una malattia qualunque ne indusse la chiusura. Il condotto superiore essendo più faci¬ le a mettere in direzione paralella a quel¬ la del sacco, rialzando la palpebra ver¬ so il capo del sopracciglio, si deve natu¬ ralmente sceglierlo per esaminare colla tenta le strade lagrimali, e per passarvi