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The Italian social fabric symbolised by a chain of social types, with all relations of dependence ultimately relating back to the devil. Etching by G.M. Mitelli, 1691.
- Mitelli, Giuseppe Maria, 1634-1718
- Date:
- 1691
- Reference:
- 17932i
- Pictures
- Online
Available online
Licence
Public Domain Mark
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Public Domain Mark (PDM) terms and conditions https://creativecommons.org/publicdomain/mark/1.0
Credit: The Italian social fabric symbolised by a chain of social types, with all relations of dependence ultimately relating back to the devil. Etching by G.M. Mitelli, 1691. Wellcome Collection. Public Domain Mark
Selected images from this work
View 1 imageAbout this work
Publication/Creation
1691
Physical description
1 print : etching ; platemark 29.5 x 43.8 cm
Contributors
Lettering
Uno la fa' all' altro, e il diavolo a' tutti. G.M. Mitelli. Diss et int. 1691 ...
Reference
Wellcome Collection 17932i
Lettering note
Lettering continues: [Above first three figures from left:] 2. Buffone. 1. Ricco. 3. Bravo. [Banner above them:] Superbo ogn hor divengo perche questi due tengo. [Above fourth figure:] 4. Villano. Rubbando tocca a me mantener questi tre. [Above fifth:] 5. Mercante. Senza armie senza aratro inganno questi quattro. [Above sixth:] 6. Avocato. Sottombra di buon zelo io questi cinque pelo. [Above seventh:] 7. Meretrice. Io con li vezzi miei scortico questi sei. [Above eighth:] 8. Medico. Con bossoli e ricette ammazzo questi sette. [Above devil:] 9. Demonio. Io che non son merlotto li prendo tutti otto. [Poem follows:] Questo mondo e una bottega,/ Doù ogǹ un perfar guadagno/ D'ingannar cerca il compagno,/ L'interesse à ciò ne piega,/ Qual catena questo lega/ Tutti i vizii come anelli,/ Quelli a questi, e questi a quelli.// Primà il Ricco qui si vede,/ Che co'l Bravo, e co'l Buffone,/ Fà una vita d'Epulone,/ Tien il pover sotto piede,/ Galant huomo egli sol crede,/ Non il saggio, o'l virtuoso,/ Mà il più tristo, e piv vizioso,// Indi il povero Villano,/ Che'l mantiene si lamenta,/ E perche per lui si stenta/ A quel d'altri da di mano,/ Il mercante anch' ei pian piano/ Dice a tutti dar procaccio/ Roba trista, e scarso il braccio,// Mira poscia l'Avocato/ Per l'avara sua malitia,/ Co'l pretesto di Giustitia/ Vien ciascun da lui pellato,/ Mà con gli altri scorticato/ Resta il povera infelice,/ Da la scaltra Meretrice,// Segue il Medico, e procura/ Dal malor cavar danaro,/ Mà ignorante, è pur auaro/ Nol conosce, o non lo cura/ Quindi auvien, ch' in sepoltura/ Vanno i poveri amalati,/ Che da lui son ammazzati,// Cosi questo inganna quello,/ Mà il Demonio, ch'è piv scaltro/ Tanto l'uno come l'altro/ Tira à l'ultimo flagello;/ Lettor dunque s' hai cervello/ Nel mirar l'altrui rovine,/ Sempre oprando pensa al fine
Type/Technique
Languages
- Italian
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