La malattia de sonno e le recenti conferenze internazionali su Essa (con un'appendice su Italiani cultori della medicina tropicale) / Filippo Rho.

  • Rho, Filippo.
Date:
1908
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Credit: La malattia de sonno e le recenti conferenze internazionali su Essa (con un'appendice su Italiani cultori della medicina tropicale) / Filippo Rho. Source: Wellcome Collection.

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    « 5° L’uso dell’atoxil (sale sodico dell’acido ossidoi'enilarsenico) il quale produce dei miglioramenti incontestabili nello stato degli infetti, se pure non produce la guarigione completa, ha il grande vantaggio di far scomparire rapidamente i tripanosomi dalla grande circolazione, sopprimendo in conseguenza il pericolo di contagio: quindi questa cura va intrapresa al più presto possibile in tutti i colpiti. « 6° In taluni casi si potranno inviare gli ammalati nella località ove non vi sono glossine, e dove quindi non si ha a temere l’infezione. « 7° Gli europei dovranno stabilire i loro accampamenti e le loro abitazioni, per quanto è possibile, in località ove non vi sono glossine e lontano dai villaggi ove vi fossero indigeni malati o sospetti. « 8° È indicato di distruggere le basse boscaglie lungo le rive dei fiumi e presso le agglomerazioni umane, allo scopo di sop- primere gli asili ordinari delle glossine. * 9° Ove abbondano le glossine, si potrà proteggere l’abita- zione meccanicamente contro la penetrazione di queste mosche: la protezione per mezzo di tele metalliche sarà utile contemporanea- mente e contro le glossine e contro gli anofeli che prosperano quasi sempre nelle stesse località infettate da glossine » (1). (1) Recentemente l’illustre batteriologo R. Koch, ritornato dall’ultima spedizione scientifica in Africa, ha proposto delle misure profilattiche, che in verità appaiono poco pratiche ed alle quali vennero mosse parecchie critiche. Ecco in riassunto le une e le altre: 1° Isolare gl’infermi e curarli in accampamenti appartati. E presto detto, ma impossibile attuarlo in pratica; la grande maggioranza dei casi rimane sconosciuta nei primi stadi del morbo; occorrerebbe, d’altra parte, un tal numero di medici che no:: si raggiungerebbe nemmeno decuplando quello ora esistente nelle colonie ; infine siffatta misura solleverebbe l’ostilità degli indigeni. 2° Proteggere con misure quarantenarie terrestri le regioni finora immuni. Le quarantene terrestri non hanno mai servito a nulla nella civilissima Europa, figuriamoci in Africa! Si andrebbe incontro a spese immense e si farebbe un buco nell’acqua. 3° Sterminare i coccodrilli mercè una sistematica distruzione delle loro uova, togliendo cosi alle glossine la loro principale risorsa alimentare e la pro- babile fonte del materiale infettivo. E noto infatti che le femmine dei coccodrilli depongono le loro uova nella sabbia; ma il loro numero è sterminato e per fare tale raccolta occorrerebbe un personale innumerevole ; d’altra parte le glossine si rivarrebbero pungendo altri animali e l’uomo stesso; infine questa impraticabile misura poggia su dati non ancora inconfutabilmente accertati. Più importante è il fatto constatato dal Koch della possibilità di trasmis-