Lo studio grafico del respiro nelle stenosi delle prime vie aeree / Guglielmo Bilancioni.

  • Bilancioni, Guglielmo, 1881-1935.
Date:
1913
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Credit: Lo studio grafico del respiro nelle stenosi delle prime vie aeree / Guglielmo Bilancioni. Source: Wellcome Collection.

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    31 Tiare ai fondamenti naturali della respirazione nasale e boccale. 1. Sino a tempi relativamente recenti non si aveva un concetto esatto del valoi'e fisiologico della respira- zione per via nasale, boccale e mista; onde vennero istituite indagini al fine di valutare gli effetti della prima in confronto delle ultime. Gli studi rivolti a misurare l’influenza delle due vie sulla quantilà dell'aria e specialmente per quanto concerne gli eventuali disturbi che si verificano nella meccanica del respiro come portato dello stabilirsi di un diverso orifizio respiratorio hanno condotto a pen- sai*e — eccetto da alcuni, come il Masini e il De Gigna - che per la l'espirazione il naso occupi un ufficio primordiale, che non può venire interamente sostituito dalla bocca, la (|uale appartiene per le sue funzioni più che alle vie aeree, al sistema digei'ente e di fonazione. La respirazione nasale fornisce all’ ani- male mediante il più piccolo sforzo e col più semplice meccanismo una grande quantità di aria (Mendel, De Meyer), di un terzo superiore a quella immessa unicamente dalla bocca. Osservando la disposizione delle coane e del cavo orale, si nota come il canale respiratorio sia largo e proceda per curve dolci, sboc- cando quasi dii'ettamente nell’orifìzio glottico; mentre il canale boccale è posto ad angolo l'etto sulla glottide e però la colonna d’aria che muove dai polmoni deve da prima — per superai'e 1’ opercolo dato dall’ epiglot- tide — seguii'e la pai'ete posterioi'e della faringe e solo in seguito può, spezzandosi ad angolo retto, dirigersi vei'so r orifizio boccale; donde una notevole deviazione e una perdita di forza. L’ anatomia comparata conferma il dualismo fun- zionale dei due orifizi: infatti il naso è sempre in comunicazione con la trachea, in alcune specie la bocca ne è invece assolutamente distinta, in altre infine (cavallo, cane) ove l’epiglottide sale più in alto del