Studi di psicopatologia forense : raccolta di perizie psichiatriche orali e scritte in cause penali e civili / Dott. Giuseppe Antonini ; con prefazione dell'avv. Pio Viazzi.

  • Antonini, Giuseppe, 1874-1938.
Date:
1901
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Credit: Studi di psicopatologia forense : raccolta di perizie psichiatriche orali e scritte in cause penali e civili / Dott. Giuseppe Antonini ; con prefazione dell'avv. Pio Viazzi. Source: Wellcome Collection.

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    teme del veleno. Delirio di indegnità permanente. Non vuol alzarsi. Obbligato, si fa trascinare. 15 Id. — Escito in cortile cogli altri, crede di esser preso di mira da un ammalato die è tutt'altro che socievole e sta sempre isolato. Va parecchie volte a lui e gli infermieri lo allontanano, temendo ne nasca una rissa. Nel pomeriggio nuovo stato ansioso, vuol andare via di qui, vuol confessarsi dal vescovo, piange, sospira. La notte non dorme. 16-17 Id. — Continua lo stato ansioso, alimentazione difficile, con- trastata, sempre depresso, non ha coscienza dell'ambiente. 18 Id. — Ha sentito tante voci alla notte, si lamenta : « Oh ! povero ine, guardate cosa fate, rovinate tutti, povera mia famiglia, gli angeli piangono ». Si mette a piangere. « Gigino, tieni salde le chiavi delle porte del cielo, tieni la chiave, Maria, Ernesto, Iddio farà vendetta, mi han tradito la mia famiglia ». Continua tutto il giorno in stato ansioso e rifiuta il cibo. 21 Id. — Dopo due giorni di ansia, di insonnia e di rifiuto parziale del cibo è un po' più calmo. Fattolo alzare, parla a voce sicura, ma con un'espressione di rassegnazione. Vorrebbe veder la moglie ed avere un sacerdote; già per lui è finita ormai. Nella notte ha sentito una tremenda scossa nei muri, poi ha veduto entrare un uccello nella camera; si lamenta lo si voglia confondere e trar matto. Piange. 22 Id. — Escito dallo stato d'ansia, non è però tranquillizzato del tutto, ha preoccupazioni gravi che non specifica, perchè gli è parso nella notte di aver sentito che c'era qui sua moglie. Rifiuta il cibo tino a sera. 24 Id. — Si è saggiata la sua tolleranza agli alcoolici. Offertagli una bottiglia di vino, prima di bere s'inginocchiò dinanzi a un am- malato paralitico. Non ebbe mutazione nel contegno per il vino bevuto, circa un litro. 26 I<1. — Depresso, delirio ili indegnità, dorme poco, talvolta piange, sempre allucinazioni uditive. Mangia irregolarmente. 28 Id. — Non voleva vestirsi, anzi voleva andare in un altro letto, non risponde a domanda. Si sente male. In cortile rimane immobile, si mette a guardare fisso una persona. 2'J Id. — Vorrebbe andar fuori dello stabilimento. « Mi conducano alla giustizia a purgare quello che ho fatto, non peno io, ma sento della gente che pena per me ». Persiste l'interpretazione paranoicale e il delirio di peccato, senza che egli accenni mai al fatto. 30 Id. — Un po' più calmo, si alza, mangia, ma dice di non essere matto, che gli fa troppa pena l'essere qui con tante voci alla notte che lo insultano, lo tormentano.