Rinodilatatore fisso, a valve individualizzate e a schermo labioboccale (con speciale riguardo alla resezione sotto-mucosa del setto) : comunicazione fatta al XIV Congresso della Società Italiana di Laringologia, d'Otologia e Rinologia tenuto in Roma i giorni 26, 27 e 28 Ottobre 1911 / Amedeo Cagnola.

  • Cagnola, Amedeo.
Date:
1912
Catalogue details

Licence: In copyright

Credit: Rinodilatatore fisso, a valve individualizzate e a schermo labioboccale (con speciale riguardo alla resezione sotto-mucosa del setto) : comunicazione fatta al XIV Congresso della Società Italiana di Laringologia, d'Otologia e Rinologia tenuto in Roma i giorni 26, 27 e 28 Ottobre 1911 / Amedeo Cagnola. Source: Wellcome Collection.

Provider: This material has been provided by The Royal College of Surgeons of England. The original may be consulted at The Royal College of Surgeons of England.

    7/12 (page 5)
    processo operativo. Qui la critica ha colpito nel segno. Se non che il giudizio ò monco e, a mio modo di vedere, dovrebbe essere completato così : 1’ operazione di Killian pecca di soverchia len- tezza perchè alenili tempi o momenti della sua esecuzione sono circondati da molteplici difficoltà, a superare le quali non sempre bastano gli accorgimenti dell’operatore. Gli è che la tecnica del- l’atto operativo, malgrado i perfezionamenti introdotti da autori diversi (G/flowé, Mmiret, ’ Touhert, Zarnilco, Lomhard, Hayek, Men- zd, Freer) attende ancora ulteriori sussidi che ne sveltiscano 1’andamento, rendano meglio accessibili all’operatore le parti pro- fonde, lo affranchino dal bisogno di troppi aiuti. Certamente que- sto cumulo di difficoltà, le quali tuttora sovrastano a talune fasi dell’atto operativo, debbono contribuire a tenergli lontano gli ani- mi di chi le paventa od anche sem])licemente le ha in uggia. Dobbiamo infatti constatare che non pochi rinoiatri nutrono an- cora oggidì avversione ad attaccare il .setto ovvero limitano 1’ o- pera propria ad interventi parziali, affatto inadeguati all’ intento che si prefiggono. E sono magari quegli stessi operatori che poi si abbaudonano con eccessivo compiacimento e non minore gene- rosità alla chirurgia dei turbinati. Qui credo opportuno aprire una digressione per dichiarare che gli atti operativi nasali dovrebbero, a mio avviso, essere regolati da un maggiore senso di equità e che a torto si crede equivalente necli effetti curativi rimuovere un ostacolo risiedente sul setto ovvero asiiortare in sua vece un turbinato. Nei casi di deflessione grave del setto, specie se profonda o complicata da osteo-encondrosi della base, si tende dai più a su- perare l'ostacolo girandolo, vale a dire guadagnando spazio a sca- pito della parete nasale esterna. In altri termini si obbliga il tur- binato sano a fare le spese del setto malato. Ora tale concettò terapeutico mi .sembra erroneo, sia perchè ritengo che non si posstx e non si debba considerare mai come indifferente 1’ asportazione di un turbinato sano, sia perchè i risultati curativi, rispetto fil concetto di aumentare la capacità respiratoria nasale, corrispondo- no ben di rado in tali casi alle intenzioni dell’ operatore. Quasi sempre il grado di permeabilità risulta insufficiente pure dopo l’atto ()()erativo. Nella maggior parte dei casi poi si stabiliscono delle sinechie fra le parti culminanti della gibbosità del setto e la opposta parete. Questo inconveniente, che annulla gli effètti dell’intervento operativo, è tanto più facile ad avverarsi in quanto la resezione di