Narrazione di un caso singolare di diplogenesi ovvero di un mostro umano congenito dermocimo : letta all' Accademia Gioenia nella seduta ordinaria del 10 marzo 1850 / dal dottore Giovanni Regulèas.

  • Reguléas, Giovanni.
Date:
1850
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Credit: Narrazione di un caso singolare di diplogenesi ovvero di un mostro umano congenito dermocimo : letta all' Accademia Gioenia nella seduta ordinaria del 10 marzo 1850 / dal dottore Giovanni Regulèas. Source: Wellcome Collection.

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    masse spugnose carnose polipose etc. di che cosliluiva^ si. Era impossibile il poter seguire anche per poco Tor- dine di loro successione nelle diramazioni, c mollo meno il modo di loro origine e di loro finale destino. Taluni fili nervosi furono visti accompagnare dei vasi , ma mi restò il desiderio di vederne l’origine ed ì legami. Continuando inlanlo a pralicare delle incisioni in di¬ versi luoghi di quest’ultima metà del tumore mi avvidi che in un glomero carnoso il bislurino trovò ferma resi¬ stenza come se incontrato avesse un pezzo osseo: vi feci allora attentissima ricerca e con effetto rinvenni ed e- slrassi un ossello che non potei specificare a quale tra quei di uno scheletro di feto fosse somigliato: continuai la ricerca e ne ritrovai un altro^ e poi un terzo e poi un quarto e cosi di seguilo se ne videro dei gruppi frammi¬ schiali a pezzetti cartilaginei in grembo a diversi glomeri carnosi. Ciò m’indusse a credere che dovea esservi fra questi disordinali ammassi di molliplici sostanze i rudi¬ menti di un feto mal conformato e direi ai»che desirullo- Wello impegno di rinvenire ulteriori avanzi d'un altro es¬ sere od’altri proseguì le incisioni specialmerUe verso il centro, e sempreppiù nuovi gruppi di ossetli e cartilagini di varia forma e grandezza mi venivano sotto il taglio, ma mi riusciva sempre impossibile lo assegnarne la spe¬ cie e vederne la concatenazione atteso il disordine con cui stavano tanti materiali diversi fra loro agglomerali e confusi. Finalmente dopo lungo slfidio e assidue ricerche mi cadde soli’occhio una piccola ed imperfetta mano con le sue dila ben marcale ; poi un’ altra ad un pollice e mezzo di distanza da quella ma quasi nella stessa linea orizzon»ale situala, desse erano seguile dal principio de¬ gli avambracci, ma questi dopo un terzo di pollice s’ ar¬ restavano confondendosi colle masse carnose: indi nello intermezzo delle stesse vidi il cuore incompleto e della grossezza poco più di un ceco legalo e confuso coi glo¬ meri spugnosi; un poco più sotto ritrovai 1’ epate della grandezza quasi di un pollice cubico d una forma bizzarra legalo come il cuore; poi mi vennero sotto il taglio tanti pezzetti in parte ossei ed in parte cartilaginei che dal sito