Le disinfezioni e le altre misure profilattiche contro le malattie infettive del passato / Ugo Passigli.

  • Passigli, Ugo.
Date:
1902
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Credit: Le disinfezioni e le altre misure profilattiche contro le malattie infettive del passato / Ugo Passigli. Source: Wellcome Collection.

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    di usare un lungo drappo incerato e di avvicinare, sol- tanto incappucciati e con cristalli agli occhi, i pazienti. Durante la peste del 1720 fu proposto da un dottore ce- lebre, il quale era anche medico di corte, un curiosissimo vestito contro la morte, del quale ci fu tramandato lo strano modello. Consisteva in un abito talare di marocchino, al quale si attribuiva la capacità di resistere ai veleni pestilen- ziali. La testa rimaneva completamente avvolta entro un cappuccio nel quale, in corrispondenza degli occhi, erano praticati due fori chiusi con cristalli : il naso, in forma di becco, veniva riempito di sostanze odorose. Oggi, anche in questo imitando gli antichi, si idearono dei cappucci speciali, affermandosi che, qualora una ma- schera antisettica avvolgesse la faccia completamente, sarebbe impossibile l’introduzione dei germi infettanti. Lo spurgo e la disinfezione delle persone e delle cose in tempo di contagio, fu riguardata misura di molta impor- tanza, nel medio evo. Le scarse cognizioni della chimica influirono sulla na- tura delle misure adottate che, irrazionali sul principio, di- vennero poi, col progredir della scienza, più logiche. La re- pubblica di Venezia, fino dal 1493 pose in atto, prima di ogni altro, la pratica delle profumazioni delle carte e delle lettere provenienti da luoghi sospetti. Molti sono gli scritti e i bandi sul modo di purgar l’aria, le città, le case, le robe. Il Muratori ne parla in più luoghi dedicandovi intieri capitoli. Per dare un’ idea di quegli scritti e di quei bandi, ri- porto qui il testo di alcuni. Reggimento di Maestro Pietro Castagno Spaglinolo medico, da ser- var gli huomini sani et da curare gli infermi et da purgare le case e robbe, che fossero infettate per tempo di peste. Stam- pato in Ferrara per Francesco di Rossi da Valenza M. D. LXIIII. Prima ciascheduno in quei tempi pericolosi, si raccomanderà con devoto core a nostro Signore Iddio, pregando sua maestà che voglia guardarlo da quella terribile infermità pestilentiale, da poi ricorrerà alli rimedi che qui sono posti dal suddetto maestro Pietro, però la mattina avanti che tu ti levi dal letto, farai fare fuoco chiaro, se ben sarà di estate con legni odoriferi, ouero fassine de