Lettera d'Ippocrate agl' abderitani tradotta dal Greco / [Hippocrates].

  • Hippocrates.
Date:
1807
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Credit: Lettera d'Ippocrate agl' abderitani tradotta dal Greco / [Hippocrates]. Source: Wellcome Collection.

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    riori , tu vedi , Ippocrate , che li concatena¬ mento politico sarà tale* quali saranno i nodi 9 che son collocati nel primo rango . Forti , hi- fluenti , ordinaci , e connessi che sian questi , tutto sarà in consonanza ne’ranghi inferiori. Con questa regola io misuro i gradi di prosperità sì della società generale , che della particolare* Sen¬ za ciò i Nobili , e la Nobiltà non si risolveranno che in nomi vuoti di senso ; e non avranno di ve¬ ro 5 che una realità orgogliosa 3 e nocevole . II volgare non diretto da una scorta, non istrutto da un esempio , non frenato da una imponenza di chi può dargliela dall’altezza della sua nascita 3 si abbandona alla ignobilità naturale de'suoi prin¬ cipi 5 scuote il giogo del rispetto, e diviene il flagello della pubblica tranquillità. L’Uomo Padre 3 e Pii omo Figlio . Non v’ha in tutta la natura titolo più augusto di questo . La ragione s’incurva per venerazione di esso; ed impiega tutta l’energìa delle sue for¬ se per proteggerne la dignità . Il Padre è una Immagine espressa della Divinità 3 da cui sola ha ricevuto il prezioso dono della prolifica virtù * Egli gareggia con lei 3 e con lei ne divide l’ono¬ re 5 e gli uffìzi . Da lui dipendono le generazio¬ ni 3 da lui dipende la società . Queste brevi pa¬ role basterebbero a far comprendere a’ mortali di quale importanza sia la investitura di Padre 3 c come debbasi degnamente portarsene il nome . Un Padre è debitore alla Patria della saggia istitu¬ zione della prole ; n*è debitore a se ; n’ è debito¬ re alla prole medesima . La Patria reclama inces¬ santemente il diritto di attendere a suo tempo da’ Figliuoli 3 che nascono l’assistenza , e li ser¬ vigio co talenti ? con la virtù > e col consiglio ·