Storia medica della grave ferita toccata in Aspromonte dal generale Garibaldi il giorno 29 agosto 1862.

  • Ripari, Pietro.
Date:
1863
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Credit: Storia medica della grave ferita toccata in Aspromonte dal generale Garibaldi il giorno 29 agosto 1862. Source: Wellcome Collection.

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    « si prestarono cortesemente in concorso di quei medici civili, ed adope- « rarono strumenti proprii ed accessorii di cui era sfornito lo stabilimento « - Venni subito operato, previa aspirazione del cloroformio. - Io ed i « miei compagni prigionieri di guerra, ricevemmo spesse, e rispettose visite • di ufficiali austriaci, fino al giorno della battaglia di Solferino, e per tutto « quel tempo non ebbimo indizio alcuno di sorveglianza. • Ed era Urban — ed erano Austriaci ! Più vicino ancora - il tenente colonnello Cattabene Gio. Battista, ferito gravemente di baionetta a Caiazzo, il 19 settembre, e prigioniero, era fatto trasportare allo spedale di Gapua, dove molti altri feriti, e prigionieri si facevano raccogliere. -- Ferdinando li visitava quello spedale, e sin che stette davanti al colonnello Cattabene, vi stette a capo scopertd, onorando cavallerescamente in tal modo il valore atterrato. -- La visita del re ed il rispetto da lui usato ai presi giacenti, fruttò loro urbanità di modi, cure d’arte premurose intelligenti, trattamento onesto. L’esempio non passò quelle mura, che il popolo grosso per la strada, mi gridava morte, alcuni giorni dopo, quando io ad occhi bendali scendeva di carrozza alla porta di quel- l’ospizio in visita dei nostri feriti; ma ciò non monta: il giovine re, aveva fatto atto utile ai feriti, nobile e lodevole. E Cattabene non era che un tenente colonnello, e per Ferdinando, se- condo un vero ribelle. (3) La amnistia arrivò al Varignano la stessa sera del 5. In questa notte scrissi le linee che qui trascrivo, e che allora non stampai per ragioni inu* tili a dirsi ora. Varignano, o ottobre 1862. Questa sera alle ore nove e mezza, era recato qui al Varignano dal sig colonnello Santa-Rosa comandante del forte il seguente telegramma, spedito dal governo italiano in Torino al vice-prefetto della Spezia. « Oggi S. M. ha firmato il decreto d’amnistia, del seguente tenore. » « l.° Gli autori e i complici dei fatti, e tentativi di ribellione che ebbero « luogo nello scorso mese di agosto nelle provincie meridionali, e non col- « pevoli di reati comuni, sono prosciolti da ogni debito incorso per questo « titolo colla giustizia. » « 2.° Sono però eccettuati dal benefìzio di questo indulto i militari di « terra e di mare. » « Domani sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale. • « 5 ottobre 1862. » « URBANO RATTAZZ1 . Rispetto il re d’Italia, quale capo della nazione italiana, perchè onoro in lui la nazione che lo ha acclamato suo re, ad unanimità di voti, e perchè rispetto in lui me stesso, individuo qual sono della nazione medesima.