Trattato delle malattie del cuore e dei vasi maggiori / J. Hope.

  • Hope, J.
Date:
1856
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Credit: Trattato delle malattie del cuore e dei vasi maggiori / J. Hope. Source: Wellcome Collection.

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    alla morte. Spero che il mio tentativo di rischiarare codesti argomenti non sarà intieramente senza fruito. La Sezione sull’aneurisma, con aggiunte considerevoli, si compone della parte sostanziale di articoli pubblicati nella Gazz. Med. di Londra, ed è appoggiato a quaranta casi circa in cui la diagnosi fu sanzionata dalle sezioni cadaveriche. La cura delle cardiopatie offre uno spazioso campo a progressi. Prima della scoperta dell’ ascoltazione .siccome ben di rado dai medici eran queste riconosciute prima che inoltrate d’assai e mentre suscettibile ancora di guarigione, così non potevasi giudicare della efficacia dei rimedi che si chiamavano in soccorso. Laennec assorto nelle sue speculazioni diagnostiche, poco in paragone si occupò della cura. Nella sua prima edi- zione appena ne fece un cenno: nella seconda solo di fuga ne trattò. Bertin e Bouillaud non lascian meno a desiderare : toccarono essi con arditi tratti le massime principali, tutto generalizzando, rade volte discendendo ad accurati dettagli di terapeutiche misure, essenziali al pratico. Nè sono giusti sempre i loro principii. L’abito di attribuire i sintomi di una cir- colazione ritardata, sotto ogni circostanza, ad una sola causa, — ad un ostacolo meccanico, avviluppa la mente nei labirinto di false preoccupa- zioni ; e quel vincolare l’infiammazione alla causa di quasi tutte le or- ganiche lesioni del cuore e dei vasi maggiori i semi porta seco , per gli inesperti, di pericolosi errori (1). Mentre sono spinto a così dire dall’ob- bligo che a ciascuno corre d’ indicare ad altri qual sentiero si creda sparso di triboli, e qual sicuro, non si creda già ch’io punto detragga ai meriti singolari di questi autori, nè eh’ io neghi tributo di ammirazione al talento che traluce da ogni pagina del loro elegante e scientifico lavoro, nel mentre istesso che confesso le estese obbligazioni ch’io lor debbo nella esecuzione del mio proprio. Sapendo qual vuoto esista ancora in questo importante ramo della scienza, mi vi dedicai con particolare attenzione: prevalendomi delle favorevoli (1) Nel suo Trattato del 4835, Bouillaud si trattenne sulla terapia poco più che nella sua opera antecedente. Per esempio, con due pagine si distrigò d’un soggetto tanto importante come (’ipertrofia, ed alla dilatazione non concedette che tre linee. La cura dei peggiori casi di ipertrofia col metodo delle profuse sottrazioni di Alber- imi e di Valsalva, non solo ammette obbiezioni gravi per le ragioni che a suo luogo si diranno, ma implica contraddizione singolare in uno scrittore, che strenuamente sostenne essere l’anemia una causa di palpitazione. Si troveranno in quest’opera sviluppali i miei pensamenti sul suo stravagante e dannoso metodo di inefficaci e superflue sottrazioni nel reumatismo acuto e nella infiammazione reumatica del cuore. M