Note critiche sulla rieducazione uditiva "neii casi di sordìta progressiva" / per L. Castellani.

  • Castellani, L.
Date:
1914
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Credit: Note critiche sulla rieducazione uditiva "neii casi di sordìta progressiva" / per L. Castellani. Source: Wellcome Collection.

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    La rieducazione uditiva, in tesi generale, è quel tratta- mento della sordità per il quale la pedagogia tenta sostituirsi alla terapia medica speciale che ha completamente esaurito, ed inutilmente, ogni sua risorsa. Essa utilizza i residui acu- stici di un orecchio sordo e, con continui esercizi e facendo il massimo assegnamento sulle facoltà psichiche-integrative del soggetto, cerca di raggiungere un miglioramento della perce- zione, miglioramento che noi possiamo paragonare ad una maggiore sensibilizzazione, ad un maggior grado di eccitabi- lità di quelle zone o segmenti delLapparato acustico che non essendo stati coinvolti dalla lesione, permettono ancora una maggiore o minore percezione. Ciò implica che se 1’ orec- chio-è profoindamente leso, se le terminazioni specifiche del- Tacustico sono degenerate o atrofiche, se Torgano di Corti partecipa in tutta la sua estensione alle lesioni che hanno già invaso quasi tutto l’apparato uditivo, anche questo tentativo pedagogico può essere lasciato da parte, poiché riuscirà com- pletamente inutile. Tale evenienza è però rarissima e fra gli stessi sordomuti se ne contano, per fortuna, ben pochi casi. Da Ernaud a Itard e da hard ad Urbantschitsch, gli e- sercizi acustici furono man mano perfezionati, ma essi consi- stettero sempre neH’impiegare come mezzo di esercizio la vo- ce umana. Solo Urbantschitsch credette opportuno di inte- grarla, in determinati casi, con l’armonica, ma soltanto come mezzo ausiliario e supplementare della voce umana. I risul- tati ottenuti da Urbantschitsch con un trattamento giornaliero (sedute di 15 minuti): e prolungate per tempo che non può ben determinarsi, furono invero stupefacenti, tenuto anche conto che la maggioranza dei suoi soggetti era data da sor- domuti. Il meccanismo pedagogico degli esercizi acustici col me- todo orale è molto semplice, ma richiede, come del resto tutti gli esercizi .acustici, molta pazienza da parte del malato e da parte del curante, che può anche non essere un medico specialista : un buon maestro di sordomuti, che appunto per il suo apostolato, possiede in larga dose la pazienza e cono- sce i fondamenti della pedagogia speciale che noi chiamiamo cofopedagogia, e quelli della fisiologia dell’ audizione, può