Note critiche sulla rieducazione uditiva "neii casi di sordìta progressiva" / per L. Castellani.

  • Castellani, L.
Date:
1914
Catalogue details

Licence: In copyright

Credit: Note critiche sulla rieducazione uditiva "neii casi di sordìta progressiva" / per L. Castellani. Source: Wellcome Collection.

Provider: This material has been provided by The Royal College of Surgeons of England. The original may be consulted at The Royal College of Surgeons of England.

    10/20 (page 6)
    compiere il trattamento : a Monaco, neiristituto dei Sordo- muti, Bezold faceva eseguire questo trattamento dagli insegnan- ti ; lo stesso metodo segue il prof. Ferrerà dell’Istituto naz. dei sordomuti in Milano ; al medico il compito di sorvegliare l’apparato acustico del paziente e di controllare ad intervalli di tempo i risultati della cura. Il metodo orale di esercizi acustici consiste dunque es- senzialmente in questo : Si deve parlare verso l’orecchio del paziente, ma in mo- do che questi non legga dal movimento delle labbra di chi parla il fonema o la parola che vuole esprimere. Gli esercizi primi, i più semplici, debbono mettere in grado di differenziare le vocali, poi le consonanti, le sillabe, le parole e le frasi, cercando anche, per rendere l’esercizio più proficuo, di pronunciare qualche volta parole e frasi di uso poco comune o che non abbiano alcun significato. Urbantschitsch dice che per agire favorevolmente sulla acuità uditiva, occorre che rintensità sonora sia tale da ri- chiedere, da parte di chi deve udire, un certo grado di atten- zione. Un’eccitazione troppo violenta potrebbe indurre sull’a- custico uno stato irritativo e conseguente stanchezza del ner- vo. La durata della seduta non deve eccedere i 15 minuti, senza rischio di stancare LI nervo acustico : quindi esercizi piuttosto brevi e fatti a voce non elevata; anzi nel corso del trattamento si deve cercare di adoperare il più che sia pos- sibile la voce media e perfino la voce bisbigliata. Dunque l’appunto da molti fatto al metodo orale di Ur- bantschitsch di soivraffaticare chi applica il trattamento non regge di fronte alla realtà dei fatti; noi, che per ragioni di studio, siamo così spesso a contatto con gli insegnanti degli Istituti di Sordomuti, dove gli esercizi acustici all’Urbant- schitsch sono praticati su vasta scala, non abbiamo mai avu- to occasione di riscontrare questa supposta nuova specie di malattia professionale della laringe che diviene disfonica per- chè gli sforzi vocali per gli esercizi acustici vi hanno pro- dotto delle lesioni. Non intendo pertanto disconoscere che ciò possa avve- nire, e posso ammettere che dei casi si siano verificati : chi