Ricerche chimico-fisiche sulla lente cristallina / Filippo Bottazzi e Noè Scalinci.

  • Bottazzi, Filippo, 1867-1941.
Date:
[1909]
Catalogue details

Licence: In copyright

Credit: Ricerche chimico-fisiche sulla lente cristallina / Filippo Bottazzi e Noè Scalinci. Source: Wellcome Collection.

Provider: This material has been provided by The Royal College of Surgeons of England. The original may be consulted at The Royal College of Surgeons of England.

    8/8 (page 384)
    La lente scapsulata, sospesa nel vapor d’acqua sopra le soluzioni 0,2 n e 1,709 n di cloruro sodico perde progressivamente di peso. Il comportamento generale è dunque analogo a quello delle lenti aventi la capsula (vedi Nota precedente). Avendo però in queste ricerche prolungato la sospensione nel vapor d'acqua per molte ore, mentre nelle ricerche precedenti essa era stata di sole 4 ore, abbiamo potuto constatare che la diminuzione del peso è pro- gressiva, continua, e anche abbastanza regolare. È una continua distilla- zione di acqua dalla lente sulla soluzione, non ostante che tutto l’apparec- chio, immerso nell’acqua del grande termostato di Ostwald, avesse in tutti i suoi punti la stessa temperatura. Inoltre, la diminuzione percentuale di peso è quasi eguale dopo un tempo eguale, p. es. alla 23a ora, è cioè di circa il 7%, sebbene il peso iniziale delle due lenti, prese da due cani di mole assai differente, fosse molto diverso. Per quanto riguarda una eventuale influenza che potrebbe esercitare la capsula su questo singolare fenomeno di distillazione, riconosciamo che altre ricerche parallele andrebbero fatte sopra lenti di uno stesso animale, una con capsula e l'altra scapsulata. Tuttavia, fin da ora si può affermare che la ca- psula non può esercitare un’influenza speciale, poi che si vede che anche le lenti scapsulate perdono acqua, e quasi in egual misura sopra una soluzione poco concentrata (0,2 ri) e sopra un’altra molto concentrata (1,709 n). Ma noi erre- remmo se considerassimo solamente la capsula come dotata di proprietà ela- stiche; anche la massa del gel ne è fornita; e forse solamente queste pro- prietà elastiche del gel possono spiegare il fenomeno della distillazione. Le due lenti immerse in soluzione 0,2 n e 1,709 n di cloruro sodico pre- sentarono: la prima un fenomeno continuo di imbibizione fino alla 7a ora (con accenno a diminuzione di peso verso la 23a ora, che però potrebbe essere effetto di perdita di sostanza lenticolare); e la seconda, prima dimi- nuzione di peso fino alla 6* ora (in cui aveva perduto il 19,03% in peso), e poi lentissimo aumento, o meglio tendenza a ritornare al peso iniziale, che però non raggiunse nemmeno alla 55a ora. In conclusione, le due lenti si comportarono in questo, come negli esperimenti precedenti; con questo di particolare, che la soluzione 0,2 n si dimostrò chiaramente « ipotonica » (dalla Tab. XI, Nota VI, risulta che la soluzione di cloruro sodico, nella quale entro le prime quattro ore la lente non aumenta nè diminuisce di peso, sta fra la soluzione 0,196 n e la 0,208 n), e che nella soluzione 1,709» il primo processo della diminuzione di peso e il secondo del ritorno al peso iniziale si svolgono con estrema lentezza.