Dimostrazione di una nuova importantissima virtù medicamentosa della china e dei suoi preparati / del dottor Angelo Monteverdi.

  • Monteverdi, Angelo, 1886-1967.
Date:
1870
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Credit: Dimostrazione di una nuova importantissima virtù medicamentosa della china e dei suoi preparati / del dottor Angelo Monteverdi. Source: Wellcome Collection.

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    fatta alcuna prescrizione e nessun tentativo d’ estrazione. Al g-iorno 7 è colta da febbre preceduta da freddo intenso e susse- guita da profuso sudore nella notte. Al mattino del giorno 8 è senza febbre e si prescrive un grammo di chinino sciolto s. a. in aqua grammi cento, da prendersi in tre volte. Dopo la presa di due terzi del rimedio si manifestano delle contrazioni uterine | validissime, cominciano a sortire dei grumi di sangue dai ge- nitali e poco dopo la placenta. Al giorno 20 lasciava lo Spe- dale guarita. ( Storia comunicata dall’ Egregio Collega Coggi Dott. Cesare Medico Assistente presso 1’ Ospedale Maggiore Civile ). ij 3 I Storia XIII.® - Un’anonima fu ricoverata nel Febbrajo dell’anno | 1869 nell’Ospizio della Maternità e aveva il catino grandemente viziato in causa di rachite e la viziatura era determinata da ri- strettezze, della pelvi in secondo grado, non tanto però nel dia- metro retto superiore, quanto nel bi-ischiatico. Per tale viziatura non si venne in alcuna deliberazione, attesa primamente la gra- cilità della gestante, e del tempo della gestazione; la quale non ' essendo ancora pervenuta al 7.° mese, e d’ altronde per le ripe- tute ispezioni, essendosi giudicato che il feto fosse molto esile , si credette conveniente non intraprendere alcun atto operativo per sollecitare il parto; ma piuttosto si stimò opportuno di rin- vigorire la donna con opportuna alimentazione, ed aspettare dal tempo que’consigli che^si avrebbero dovuto porre ad effetto per le insorgenti evenienze. — Trascorsero infatto pochi giorni dal ricovero della donna, quando lentamente si determinò il trava- glio del parto e continuò regolarmente. Fatto calcolo allora della gracilità del feto si abbandonò il parto alla natura. Le doglie mano mano s’ accrebbero, sì che la testa del feto fu spinta fino al diametro bi-ischiatico che era il più viziato. Quivi giunta si arrestò e le doglie cominciarono ad illanguidire: ma ben tosto si ravvivarono coll’uso d’una soluzione di chinino; ma per quanto fossero valide, non potè il capo del feto, superare la viziatura indicata, e fu necessaria l’applicazione del forcipe che riesci fa- cilissima , di niun conto e in pochi minuti la partoriente fu li- berata. = La valida aderenza della placanta al fondo dell’utero, e le cessate doglie ne tardavano l’espulsione, ma una presa della