Delle pietre antiche trattato / Di Faustino Corsi romano.

  • Corsi, Faustino, 1771-1845.
Date:
1833
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Credit: Delle pietre antiche trattato / Di Faustino Corsi romano. Source: Wellcome Collection.

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    aiiere appartenevano allo Impero. VillapanJo tutto inteso a dimostrare clic Erode non si valse di alcun marmo per risarcire il tempio da Salomone construt- 10 in Gerusalemme dice , che (42) tutte le miniere esistenti né clominj Romani agli stessi Romani ap- partenevano, come tutti sanno, e perciò ni una pal- le poteva rimanerne a disposizione di Erode. Nello stesso tempo fu vietato il tentare o eseguire scava- menti di pietre ne’ fondi privati perchè alle miniere dell'Impero non fosse fatto pregiudizio. I contraven- lori furono condannati alla perdita de marmi clic avesser tagliati (43). Ma leggi così dure poco favo- rivano lo scoprimento delle miniere, cd il trovamento di nuovi rparmi. Moderandole perciò (44) statuirono che trovata per alcuno ne’ fondi privati una ricca vena di marmi potesse liberamente tagliarli sotto con- dizione di darne una decima al Fisco, una decima al proprietario deWondo, e del residuo potesse a suo talento disporre. Finalmente tolsero ogni vincolo con lina legge (43) così concepita. Giacche per le gene- rali ricerche il prezzo delle pietre è cresciuto smi- suratamente permettiamo a tutti di fare gli scavamen- ti, ed anzi speriamo che con tal mezzo possano scoprirsi molte vene di bellissimi marmi. La generale ed illimitata facoltà accordata per fare gli scavamenti produsse il desiderato effetto , poiché specialmente nell’Asia e nell’Africa furono trovate ricche vene di preziosi marmi. Lo scoprimento di una nuova miniera produceva giubilo universale, si festeggiava il giorno, si consagrava il monte , si po- neva sotto la tutela di uno o più lddii, e si eter- nava la memoria dell’ atto religioso con qualche pub- blica inscrizione. Tanto accadde nell’anno 207 al- lorché nell’Egitto presso File fu scoperta la celebre miniera granitifera che essendo vicina a Siene tolse 11 nome da quella città e che tuttora lo conserva presso i mineralogi. Il celebre viaggiatore Giovanni