Trattato teorico e pratico delle malattie degli occhi [a synopsis of the work of G.J. Beer and others] / Tradotto dal tedesco in francese sulla 3a ed. da F.J. Riester, accresciuto di note da L. Jallat.

  • Weller, Carl Heinrich, 1794-1854.
Date:
1833-1834
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Credit: Trattato teorico e pratico delle malattie degli occhi [a synopsis of the work of G.J. Beer and others] / Tradotto dal tedesco in francese sulla 3a ed. da F.J. Riester, accresciuto di note da L. Jallat. Source: Wellcome Collection.

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    rosi die comincia non solo colla fotofobia, ma da una forte contrazione della pupilla, dal vedere delle scin- telhg dal soffrire dei dolori dal vedere dei baleni etc. Diminuzione della luce. La diminuzione della luce è uno dei principali mez¬ zi per ottenere la guarigione di gran numero di malattie degli ocelli. Tal diminuzione è principalmente necessaria allorché 1’ irritabilità dell’ occhio è cresciuta. In tutti i casi , eccettuato immediatamente dopo le operazioni eseguite sulT occhio , ove necessita mantenere sem¬ pre un assoluta mancanza di luce , 1’ oscurità de- v' essere proporzionata al grado di irritabilità , ed al¬ cuno può meglio determinarla del malato stesso. L’o¬ scurità necessaria dev’ essere sempre uniforme in tutto L appartamento del malato ; non deve mai penetrare maggior luce in un punto che nell’altro; i mobili la di cui superficie è risplendente devono essere coperti; gli annessi corrispondenti alla camera del malato de¬ vono essere tenuti nell’ oscurità , se è costretto di an¬ darvi ogni tanto, quando fosse anco per pochi istanti; poiché niente vi è di più pernicioso per gli occhi cosi affetti, che il rapido passaggio dall’ oscurità alla viva luce. il miglior modo di diminuire 1’ intensità della luce, consiste nel cuoprire esattamente le finestre con tele arrotolate , di color bigio o verde , che possine essere raddoppiate secondo le circostanze. L’ oscurità esercita naturalmente un effetto cal¬ mante su gli occhi irritabili, poiché la luce è il prin¬ cipale eccitante delL occhio ; essa seconda per conse¬ guenza l’azione degli altri mezzi coi quali si combatte più direttamente la malattìa. Ceduta 1’ intensità dei sintomi, non si deve mai passare che gradatamente al libero uso della luce; la sensibilità del convalescente sarà ancora in questo caso la miglior norma. Bisogna scrupolosamente evi¬ tare che non vi sia nè polvere nè fumo nella camera del malato ; così è pure necessario astenersi, in que¬ sta circostanza , di renare gli appartamenti ; costume TFcllrr 45