Nuova zoonomia, ovvero, Dottrina dei rapporti organici: proposta quale nuova filosofia per la scienza organica e per l'arte medica (Volume 1).
- Copello, Juan
- Date:
- 1854-61
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Credit: Nuova zoonomia, ovvero, Dottrina dei rapporti organici: proposta quale nuova filosofia per la scienza organica e per l'arte medica (Volume 1). Source: Wellcome Collection.
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![vide ultra cosa nel nòstro organismo elio leve, corde, sciringhe, man- tici, tubi ecc. Cosi tutte le trasformazióni tutte le funzioni della vita plastica furono spiegate dai chimici colle leggi conosciute delle chi- miche affinità dei corpi, e colle note attività degli imponderabili. Uno studio più profondo della vita ha distrutto é vero le teorie fisi- che, chimiche e psicologiche, ha mostrato che desse sono inette a in- terpretare Ì fenomeni vitali, e che vuoisi studiare la vita nella vi- ta. Pure mi sembra manifesto che in tanta oscurità del soggetto, e stante l'indicata analogia di fenomeni, era troppo naturale che i nostri maggiori chiamassero in soccorso le sudette scienze. E giac- ché non diedero il frutto che se ne sperava, e si vide quanto erro- neo fosse studiar la vita fuor della vita, cosi e manifesto che la na- tura del soggetto fece perdere molto tempo allo spirito umano de- viandolo dal retto cammino, e fu un' altra causa della mancanza 0 dell' imperfezione della Medica Teoria. § 13.—Se i materiali dell' osservazione e dell' esperienza, i fat- ti, sono la vera, la sola, la leggittinia base del ragionamento e del- la Teoria, non vi é dubbio che questa doveva essere e fu incomple^ ta erronea imperfetta, quando i materiali empirici o non erano buoni, o scarsi ed insufficienti all'opera di un' ordinamento Teori- co. Se gettiamo uno sguardo critico sul vasto deposito de materia- li empirici che possediamo, troviamo giuste le lagnanze di due medici filosofi Baglivi e Zimmermann sull' imperfezione dell' os- servazione medica; troviamo molte osservazioni inesatte e incom- plete, molte anche false, e tutte miste a poche buone. Ne é da far meraviglia questa scarsità delle buone, perché osservare non é ve- dere ma saper vedere, é un' arte difficile che esige genio e sagacità non comune, e amore del vero scevvro di prevenzioni e d' ipotesi. Ma pochi (esclama Zimmermann) cercano la natura nella natura, pochi seguono il solitario filo che conduce al di lei Santuario, e pochi sono più affezionati a lei che alle loro opinioni. . . . Eppu- re la medicina é nata dall' osservazione, ella deve i suoi avan- zamenti alla osservazione, e senza questo aiuto ella non può esse- re che una chiacchera inutile. (1) Egli é ben vero che quest' os- tacolo si andò via via col tempo diminuendo, edora siamo più ric- chi di buoni materiali che i nostri antenati. Pure se ogni Teoria deve avere per base fatti certi e completi, se prima debbono esse- re i fatti che i principii, é evidente che la moltitudine delle osser- vazioni inesatte doveadar luogo a storti giudizi], a principii erro- nei e cosi non si potesse avere una sodisfacente teoria, se man- cavano tanti e cosi eccelenti materiali quanti erano richiesti per si grandioso edifizio. []] Zimmennaim dell' Esperienza in Medicina](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b21110967_0029.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)