I barbieri chirurgi a Venezia, dall'opera inedita 'L'Arte dei barbieri attraverso i secoli' / studio di Dolcetti Giovanni.

  • Dolcetti, Giovanni.
Date:
1896
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Credit: I barbieri chirurgi a Venezia, dall'opera inedita 'L'Arte dei barbieri attraverso i secoli' / studio di Dolcetti Giovanni. Source: Wellcome Collection.

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    pratica negli ospedali e nelle infermerie dei monasteri e con¬ venti, studiando 1’ organismo umano in tutti i suoi rapporti, esercitandosi a tal uopo anche in lezioni anatomiche. Certo non tutti i barbieri facevano' regolarmente tali studi, epperciò eranvi casi in cui il malato correva triste pe¬ ricolo per r inesperienza dell’ operante. Ne fa prova fra altro il caso del Duca d’ Ossuna — al¬ lora Viceré del Regno di Napoli — il quale vedendo iin Bar- biero che nel salasso d'ima profonda vena in sua persona^ s era già sconfidalo fè chiamare incontanente un' altro più esperto artefice, da Medici à lui proposto, il quale per essere nello Spedale di S. Giacomo degli Spagniuoli eser¬ citato, trovò subito la vena^ e ne trasse il sangue, la onde fù ragionevolmente discorso, che a tale effetto, quelli che sono nell'arte più diligenti, et esperimentaii chiamar si devono. bieco perchè il suggerimento del D’Amato riguardasse anche per quelli che difettavano di vista od avessero una età superiore onde applicare tali studi, nonché altri che mancas¬ sero di coraggio, specie nel ferir le vene — operazione che a quei tempi per un barbiere era stimata come una «gene¬ rosità d’ animo ». Vari erano allora i modi di salassare la povera umanità. A seconda del caso che si presentava aprivano la vena della fronte, del naso, della lingua o del piede ed in tante al¬ tre parti del corpo con una lancetta speciale detta Zingarda 0 Zingandola. Il salasso della vena sulla fronte doveva giovare alle posteme degli occhi, all’ emicranie, alla frenesia, ed alla lebbra. Questa operazione avveniva in un modo singolare : mette¬ vano il paziente con il capo in giù — dopo avergli raso i capelli —■ gli stringevano forte attor'iio il collo un fazzoletto, e sopra le ciglia una fettuccia, finché distingnevasi la vena da incidere ; avanti però di operare dovevano con la bocca pronuntiare li Nomi Santissimi di Gesù e Maria sempre Vergine (l). (1) Melli, op. cit.