Sulla patogenesi del tremore arteriosclerotico / G.S. Torri.

  • Torri, G.S.
Date:
1912
Catalogue details

Licence: In copyright

Credit: Sulla patogenesi del tremore arteriosclerotico / G.S. Torri. Source: Wellcome Collection.

Provider: This material has been provided by The Royal College of Surgeons of England. The original may be consulted at The Royal College of Surgeons of England.

    13/22 (page 11)
    forment ime sèrie de loges dans lesquelles sont situées les fibres musculaires. Celles ci présentent deux ordres dcs lésions: les ime constantes, lésions d’atrophie, les autres contigentes, variables de nature et d’intensité, lésions de dégénérescence. Les fibres musculaires isolées par les travées conjonctives sont inégales de taillle, certaines ont des dimensions normales, d’autres sont réduites à un fila- ment de substance contractile, entre les deux extrémes se trouvent tous les intermédiares. Les noyaux du sarcolemine ont activement proliféré et chaque fibre apparait entourée d’une couronne de noyaux, quelques uns ont méine pé- nétré dans l’intérieur de la fibre et déterminé une ébauche de division longi- tudinale. Les striations sont bien conservées par fois la striation longitudinale est plus accusée tandis que la striation transversale est difficile à distinguer dii fait de l’augmentation du sarcoplasma. De lésions de dégénérescence, nous dirons seulement que parmi les plus fréquentes se trouvent les dégénérescences graisseuse, pigmentaire, cireuse, vacuolaire, vitreuse ». Ho riportato letteralmente tutto ciò che riguarda l’alterazione istologica della fibra muscolare, perchè se ne possa constatare il grado rilevante. A tale condizione patologica si accompagnano disturbi vari negli arti lesi, per cui dai crampi e dai stiramenti iniziali si passa alla perdita della motilità: ma in nessun caso venne notato il tremore. Da tutto quanto sono venuto dicendo a me pare di poter giungere a queste conclusioni : 1.0 che vi è tremore senile senza alterazioni della fibra muscolare o con quelle alterazioni che si trovano in quasi tutti i vecchi anche senza tremore. 11.0 che nei casi nei quali si riscontrarono tali lesioni ed in grado così accentuato da togliere la motilità dell’arto non venne constatato tremore. Nel Comparto Cronici ebbi quest’anno l’occasione di osservare alcuni casi non importanti per sè, ma di notevole interesse dal punto di vista dell’argo- mento che vado trattando. Di essi riferisco qualche nota storica e clinica desunte dalla cedola di Sala. Bellani Carlo di anni 82, carrozziere, coniugato, è tuttora degente al N. 1. Il padre morì ad 80 anni, la madre a 60 per forma morbosa non precisabile: ebbe cinque fratelli morti a varie età per malattie che non rammenta; sa però che nessuno dei parenti sofferse di forme convulsive o mentali. Egli pure non ebbe mai disturbi di tal genere: asserisce anzi di non aver sofferto di malattia alcuna prima degli ottant’anni. Fu sempre sobrio bevitore e non usò liquori. È da due anni che nota cardiopalmo facile, ed affanno, specie nei movimenti un poco vivaci e prolungati, poliuria e pollacchiuria, crampi surali. Fu ricove- rato in Sala S. Dionigi ai primi di settembre dello scorso anno appunto a cagione dell’accentuarsi dell’affanno e del cardiopalmo. Nella primavera del 1910 fu colto da un primo acceso convulsivo a tipo epilettico. Pervenne sotto alla mia osservazione ai primi di Maggio. Magro, senza edemi, manteneva preferibilmente il decubito a spalle rialzate. Poca tosse con scarso escreato: respiro 48: suono iperfonetico specie sui margini polmonali, i quali sono abbassati e poco mobili; inspirazione dolce, espirazione leggermente prolungata ed un po’ rude; qualche rantolo bronchiale specie alle basi. Polso 61, ritmico, assai fiacco ed ineguale: