Sarcoma generalizzato ipodermico semplice : (tipo Perrin) / Gian Angelo Ambrosoli.

  • Ambrosoli, Gian Angelo.
Date:
1914
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Credit: Sarcoma generalizzato ipodermico semplice : (tipo Perrin) / Gian Angelo Ambrosoli. Source: Wellcome Collection.

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    Le due varietà di sarcomatosi ben indivi- dualizzate sono : 1) La sarcomatosi pigmentaria multipla idiopatica (tipo Kaposi 1870), che è la più fre- quente, ed è caratterizzata da produzioni mor- bose simmetriche, che incominciano alle ma- ni ed ai piedi, e si estendono più tardi agli arti, alla faccia : la costituiscono delle nodo- sità che sono comprese nel derma, e presen- tano una colorazione bleu o bruno rossastra. Istologicamente i tumori sono intradermici, e costituiti da cellule fusiformi, e sopratutto da cellule rotonde di vario volume, comprese in uno stroma fibro-angiomatoso, con infiltrazio- ne più o meno abbondante di pigmento pro- veniente da emorragie intestiziali per rottura di vasi a pareti embrionarie Questa varietà di sarcoma è da altri (Radaeli) considerata isto- logicamente come un angioendotelioma cuta- neo, e da altri* ancora (Dalla Pavera) ascritta al grande capitolo dei granulomi. 2) La sarcomatosi generalizzata ipodermi- ca tipo Perrin 1886) : assai rara, inizia in una qualunque regione del corpo, salvo le estremità; l’inizio è lento o rapido: resta per qualche tempo un numero molto limitato di tumori, e solo in seguito si può avere un’ab- bondante produzione in diverse regioni, di tu- mori disposti sempre irregolarmente senza alcuna distribuzione sistematica o simmetri- ca, restando solo la tendenza a risparmiare fino all’ultimo i piedi e le mani. Dal punto di vista istologico si tratta di un sarcoma parvi- globo cellulare semplice, cioè senza produzio- ni angiomatose nè pigmentazioni, avente pun- to di partenza dall Ipoderma. Tolti questi due tipi, le altre numerose va- rietà di sarcomi primitivi della pelle, non so- no ben individualizzate, nè definite, tanto dal lato clinico che dall’istologico, e vengono per lo più dagli autori riunite in un sol gruppo, che va sotto la denominazione di « Sarcomi cutanei diversi » Darier) o di « Tipi di sarco- mi ancora mal classificati » (Perrin). Carattere di tutti questi sarcomi è di moltiplicarsi da prima nella regione della pelle inizialmente af- fetta e poi a distanza ancora nella pelle, avanti di generalizzarsi ai visceri, e di avere poca tendenza ad invadere il sistema ganglionare linfatico. Se da questo terzo gruppo di sarcomi cu- tanei primitivi, non si possono isolare tipi netti, si possono pertanto distinguere in esso, dal punto di vista della costituzione istologica: 1) Sarcomi globo cellulari, costituiti da piccole c llule rotonde e che clinicamente si presentano per solito come tumori di consi- stenza molle, di colorito roseo o rosso scuro ; , rapidamente si sviluppano e rapidamente si generalizzano. 2) Sarcomi fusocellulari, per solito più du- ri che i precedenti, di un colorito bianco od ardesiaco, e ad evoluzione più lenta e meno maligna. 3) Sarcomi telangiectasici, spesso pigmen- tali per emorragie interstiziali, generalmente duri; hanno un’evoluzione lenta nell’adulto, rapida nei bambini; sono pure chiamati an- gio-sarcomi. Sono ormai definitivamente eliminati dal campo della sarcomatosi cutanea, i sarcoidi e la micosi fungoide, sia la forma a tipo Bazin, sia la varietà a tumori d'emblée di Vidal e Brocq, che è la più vicina alla sarcomatosi cutanea: Ed infatti è oggimai generalmente ammesso : che i sarcoidi ipodermici di Darier e Rous- sy siano delle tuberculidi ipodermiche; ed al- l’esame istologico mostrano infatti resistenza di follicoli tubercolari tipici, con cellule gi- ! ganti al centro, cellule epitelioidi periferica- mente ; che il sarroide multiplo benigno della pelle di Boech sia una tuberculide nodulare dermi- ca : ed è infatti caratterizzato istologicamente da neoformazione cellulare a tipo tubercolo, j con degenerazione epitelioide considerevole, e cellule giganti ; che la micosi fungoide non è nè un sarcoma nè un sarcoma linfadenoide, che si allontani dal tipo linfadenoma propriamente detto, sia pel volume dei suoi elementi cellulari, '(Cellule talora piccole e rotonde, talora grosse e poli- morfe), sia per le modificazioni che può subi- re il reticolo, fino a diventare fibroso. Il reti- colo, scrive il Perrin. deve essere considerato come la caratteristica istologica della specie dei linfadenomi: ed ogni tumore che presenta un reticolo è un linfadenoma, e non un sar- coma. Sotto la denominazione di melano-sarcomi o di sarcomi melanotici furono per molto tem- po compresi nel gruppo della sarcomatosi cu- tanea dei tumori ai quali si è oggimai ricono sciuta un’origine epiteliale, e che vanno con- siderati come « ncvo-carcinomi » nome questo proposto da Unna che dimostrò l’origine epi- teliale delle celule neviche, e per conseguenza dei neoplasmi che ne derivano. La struttura istologica di questi tumori ma- ligni provenienti dai nevi è speciale” gli ele- menti che li costituiscono sono globulari o fu- siformi, talora pigmentati, e disposti in am- massi compatti, in istriscie mal limitate, o