Memorie di chirurgia ... per servire alla formazione de secondo tomo del Trattato sopra la semplicità del medicare i mali curabili coll'aiuto della mano / [Angelo Nannoni].

  • Nannoni, Angelo, 1715-1790
Date:
1774
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Credit: Memorie di chirurgia ... per servire alla formazione de secondo tomo del Trattato sopra la semplicità del medicare i mali curabili coll'aiuto della mano / [Angelo Nannoni]. Source: Wellcome Collection.

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    glie, venne fuori la placenta, e quafi nello fletto tempo Ten¬ ti venir giù l’utero. Quello non fenza dolore doventò nero. Eflèndo ei tutto annerito, e non eflendovi chi dar potellè qualche ajuto a quella difgraziata partoriente , il giorno do¬ po il parto ella fu portata allo Spedale di Santa Maria Nuo¬ va. La mattina de’ 22. detto io la trovai tra le mie mala¬ te . Vidi con orrore l’utero di gran mole , e tutto nero. Feci abondanti docciature con acqua tiepida , e poi involtai tutto quel gran globo di materia cancrenata in una pezza diflefovi l’impiaflro di pane, e latte. Rinnovata più volte il giorno quella medicatura, in otto giorni, e quando la par¬ te sfacciata cominciava a fep,ararli dal vivo, quel corpo mor¬ to a tutta follanza doventò cosi flofcio , che la vagina del medelimo utero, e la forza ancora dell’altre parti, colle qua¬ li egli è unito, lo tirarono tutto dentro della pelvi. La pu¬ trefazione dell’utero fi fiaccò dalle parti vive, ed efcì fuo¬ ri per la medelima via, che fece llrada alle frequenti fchiz- zettature con acqua tiepida. La materia putrefatta venuta fuo¬ ri per la via delle pudende corrilpofe al volume dell’utero sfacciato in tutta la fua follanza e mole. Otto giorni conti¬ novi durò il copiofo getto di puzzolendlfima putrefazione. Quella alla line di quel tempo cefsò. In feguito cominciò a venir fuori marcia bianca, e alquanto denfa tinta di fangue. Ciò non durò molto. Eflèndo rellato affatto il fangue e la marcia, e la malata fentendoll bene, ella efcì dello Speda¬ le , e tutta contenta fe ne tornò a cafa la mattina de’ io. Aprile. Allo Spedale vi era venuta il 22. Marzo. Nel cor¬ io dì circa 20. giorni feguì il parto , lo sfacelo dell’ utero, fa feparazione. della parte sfacciata, e la coalefcenza , o ef- ficcazione di quella fuperficie piagata rimalìa dove fi feparò il corpo morto dal vivo. In che flato fia rimaflo l’utero non fi fa, e non fi può fapere. A giudicarne dalle ottervazioni fatte attentamente fopra quel voluminofo corpo sfacciato, poteva cre¬ derli , o che dell’ utero non ve ne folle rimaflo punto, o che le /e n’ era qualche poco, ei non folle più linimento atto alla gene- azione. Quella è un’azione, che fi perde anche per cagione di ina coalefcenza tale delle pareti della vagina, che quella ri- jian chiufi*. Per quello male io fono Hat o confutato da una donna