Le degenerazioni sperimentali nel cervello e nel midollo spinale a contributo della dottrina delle localizzazioni cerebrali / per L. Bianchi e G.D'Abundo.

  • Bianchi, Leonardo, 1848-1927.
Date:
1886
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Credit: Le degenerazioni sperimentali nel cervello e nel midollo spinale a contributo della dottrina delle localizzazioni cerebrali / per L. Bianchi e G.D'Abundo. Source: Wellcome Collection.

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    dolio spinale fSchitt)., La zona motrice di alcuni rappre- senta dunque espansione centrale del cordone posteriore del midollo spinale per altri. Siamo in un dominio ove ognuno si ci muove come può, tranne che da qui a poco tireremo alcune altre linee e ci vedremo più netto. Intanto ci domandiamo: perchè cammina anche Tuorao quando gli si è distrutta la zona motrice , mentre tiene immobile l’arto superiore? Quanto ci è di volontà nel meccanismo del cammino, quanto di automatismo? o in altri termini : per quanta parte ci concorre la corteccia del cervello, per quanta gli altri organi intra ed extraemisfe- rici ? E poiché siamo al parallello tra uomo e cane, come va che il cane mostra tanto meno la sua atassia per quanto più complessi sono i movimenti ch’esso compie, come nel salto, nella corsa, nel nuoto a differenza di ciò che av- viene nell’ uomo ? Evidentemente la contradizione qui dà troppo agli occhi, perchè neH’uomo, quando l’atassia non apparisce nei movimenti ordinarii, l’incipiente processo de- generativo dei cordoni posteriori si rivela precisamente fa- cendogli spiccare un salto o invitandolo a correre; e la vi- sta che corregge così efficacemente l’atassia dell’uomo, vale a nulla per l’atassia del cane; e la chiusura degli occhi, che accresce tanto l’atassia dell’uomo, anche quando fosse di leggerissimo grado, non accresce quella del cane, che lascia come la trova. Si è voluto assegnare un confine alle aree sensoriali, e sta bene ; ma dove propriamente cominciano , e dove fi-■ niscono? dove finisce la sfera visiva e comincia l’auditiva, 0 la motrice? Ogni limite è più che artificiale. Qui avrà ra- gione il Goltz, che ovunque distrugga la corteccia ottiene disturbi della vista e degli altri sensi; avremo ragione noi che ammettiamo il prolungamento della sfera visiva fino alla estremità anteriore della 2* circonvoluzione esterna nei cani; potrà aver ragione Hitzig che ha provocato disturbi visivi con la distruzione deH’estreraità del lobo frontale , ed avrà più ragione il Luciani , che ha intuito col suo in- gegno acuto la complessità del fenomeno , alla cui solu- zione non basta, egli dice, una intera generazione di fi- siologi. Avrà ragione il Munk,che distingue la cecità psichica l Kos jaieBfljanit! I T(!fÌ [coi. I i p)!S8lC. Dii 1^'^ io OD ll^!!f liells !'• tele il oomero k 'oppn inp lapania!'’. D’iltroti iacoioio lii Mi ce; «dfllicortefcii cf kì {Jtti ;®eDc protali 'Belli, < • I',