Della vera influenza degli astri, delle stagioni, e mutazioni di tempo, saggio meteorologico, fondato sopra lunghe osservazioni, ed applicato agli usi dell'agicultura, medicina, nautica, etc / Si aggiungono i Pronostici di Arato tradotti dal Sig. A.L. Bricci, e la descrizione d'un nuovo pendolo a correzione, del P. Boscovich.

  • Toaldo, Giuseppe, 1719-1797.
Date:
1770
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Licence: Public Domain Mark

Credit: Della vera influenza degli astri, delle stagioni, e mutazioni di tempo, saggio meteorologico, fondato sopra lunghe osservazioni, ed applicato agli usi dell'agicultura, medicina, nautica, etc / Si aggiungono i Pronostici di Arato tradotti dal Sig. A.L. Bricci, e la descrizione d'un nuovo pendolo a correzione, del P. Boscovich. Source: Wellcome Collection.

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    cado di tuoni , e ben toffo turbato il Cielo fi fcatenano nembi rovinofi Molte altre Amili caverne s’ incontrano riferite nell’ Ifioria naturale , le quali provano gli effetti terribili , che polfono.forgere da un principio di piccolo moto. Io non ho difficoltà di riferire a quello genere la forza degli odori fo- pra i corpi animati , ne’ quali un fetriplice alito cagiona fincopi , e deli¬ qui mortali; quella de’ veleni, de’ miafini pefiifenziali , degli efiìuvj delle caverne, o fola mente delle frefche intonacature di calce, che talora ucci¬ dono . Chi non conofce la forza del folletico , e della titillazione , nell’ a* girare i corpi, che fupera l’urto delle percoffe più forti ( * ) ? E in qual al¬ tro modo opera la Mufica dettando le paffioni o l’ afpetto di qualche oggetto amabile per accendere 1’ amore , di un odiofo per 1’ ira l In tutti quelli cafì , i fluidi , e i folidi adagio adagio fi vanno vibrando , e agitando in modo da produrre una perturbazione , e fcuotimento , che for¬ fè in vano con qualunque grande impulfo repentino fi tenterebbe : Anzi una forza grande tutta infieme applicata potrebbe impedire I’ effetto , im¬ pedendo fe fletta ; come quando una gran folla concorre per ufcire da una porta , e niuno può ufcirne , perchè 1’ uno-' follenta 1’ altro a gui- fa delle pietre di un ponte , o di un arco.. Un certo dominio di terrore , o di amore , che alcuni animali efercita- no colla fola villa fopra degli altri , o uomini fopra altri uomini , eh’ è come una fpecie d’incanto» e di fafeinazione , non fi deve ripeter altron¬ de, che dalla vibrazione, o di effluvj, o fittamente di percoffe vive nell’ aria intermedia , che batte i fluidi, e la macchina de’foccombenti. Non fi troverà attùrdo, che tali vibrazioni, replicate, moltiplicate, e condenfate,. fi potettero propagare in diflanza, a commovere un volume d’ aria rimo* ta, per efempio coi clamori intenti, e continuati <T un numerofo popolo , aggiontovi il rimbombo di molti flromenti : e fe fodero verificati certi quali magici, ed iflantanei cambiamenti d’ aria in limili cali ,, non fi po¬ trebbe lìficamente concepire , che arrivattero in modo molto diverfo da’ A % quello,, ( * ) Una femplice vellicazione è la puntura delle Mofche, degli Affli , o Tafani*, che pongono in difperazione gli armenti, e il tocco di penna, o di goccia- di fudore alla cima del nafo, che fi dice ettere uno de’ maggiori tormenti de’ torturati. Infat¬ ti per dettare un moto, veemente ne’ corpi animati , mezzo piu ficuro forfè non v’ è che quello della vellicazione : e trattandofi , per efempio , di feiogliere coflipazioni , e oftruzioni , di provocar fudore ,. promovere il moto degl’ intettini , ec. fempre piu efficace riufeirà una fuperfìeialifiìma , e leggeriffima frizione , almeno nel principio, che un violento ftrofinamento , il quale facendo vibrare con troppo forte undulazione i vafi , piuttofto fa flringere i gruppi loro , che fcioglierli ; quando un leggero moto apre a poco a poco i pori , promove i fluidi , e dislega i folidi . Perciò maggior profitto recherà un dolce patteggio a piedi , ed a cavallo , che il correre come fi dice quattro Polle di galoppo v e fempre farà da preferire una blanda e lunga medi¬ catura ,. la quale adagio difpone, ad un potente medicamento , che o troppa mate, ria, o troppo impeto pramove . Il che è detto in generale ; potendovi ettere qualche cafo di eccezione , come quello- che fi legge nelle tranfazioni Filofofiche ( Bibl. lngl. T. 1. P. 2. ) di un Giovine , il quale avendo inghiottite le otta delle prune chi mangiava , 1’ ebbe in ftomaco per dieci anni , fenza poterle diftaccare con vomiti e ed altri rimedj praticati *. Corfe alcune miglia a cavallo trottando forte , e quella feofla del ventricolo, fece finalmente follevarlo .