Ottava e nona ovariotomia : doppia ligatura del picciuolo, rapida guarigione / pel Dr. Antonino d'Antona.

  • Antona, Antonino d'
Date:
1881
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Credit: Ottava e nona ovariotomia : doppia ligatura del picciuolo, rapida guarigione / pel Dr. Antonino d'Antona. Source: Wellcome Collection.

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    due grosse chiazze di decubito , e la piccola feritocela fatta dal tre- quarti suppurò. Brutti segni per un povero operatore !! Nei giorni successivi la donna si rifece un poco , ed il decubito s’ arrestò. Esaminato poi queU’addome e quella cisti ridotta, potei rios- servare un fatto al quale io, in un precedente scritto, avea dato un gran valore : prendendo cioè tra le mani una larga piega di tutta la spessezza delle afflosciate pareti addominali, e poi ritirando dolcemente le mani , si sentiva sfuggire tra le strette dita dapprima la parete ci- stica distintamente, poi lo strato muscolare, ed infine gl’ integumenti. Con questo nuovo dato le aderenze sospettate per le particolarità ri- levate da parte dell’ utero, per la singolare positura di alcune anse in- testinali a parte superiore dritta del tumore, e per la sua forma irre- golare nell’ insieme, furono pressoché escluse. Il 10 maggio procedei all’operazione assistito dai soliti amici Professori Gallozzi, Jennaco, Malbranc, Vi ttorelli, Morelli, ecc. ecc. Fatta una breve incisione e raggiunto il peritoneo, si scovrirono ben- tosto le sue aderenze colla parete cistica ; ma col dito potei agevol- mente scioglierle, così lasse erano. A misura però che risaliva in sopra o mi faceva verso i lati, le aderenze divenivano più strette, sicché fu necessità allungare in alto ed in basso la ferita , e poi una seconda volta in alto. Allora le aderenze, che ad eccezione della parte anteriore comprendevano tutta la superfìcie esterna della cisti, si mostrarono in tutta la loro imbarazzante posizione. Aderenze coll’ epiploon , cogli in- testini, colla vescica, e specialmente colFutero — aderenze strette, che io potei per lo più sciogliere colle dita, ma che per ben otto o dieci volte mi obbligarono a procedere col bistorì bottonato; — aderenze che addossavano ed immedesimavano talmente le anse intestinali contro le pareti cistiche, che più volte dovetti arrestarmi per esaminare e ricono- scere se io aveva a fare con un’ansa intestinale o non. Complicava la posizione il fatto, che nello spessore di quelle estese e forti aderenze esistevano molte altre cisti di diverse forme. Alcune aveano una forma così allungata da assumere addirittura lo aspetto di un’ansa intestinale. Tra le pinzette di Péan, che io personalmente avea applicato sulla parete cistica per fare trazioni , ne scovrii una che tenea stretta la parte terminale dell’appendice vermiforme, allungata forse del quadruplo della sua normale lunghezza , ed immedesimata quasi colla parete ci- stica. Quella pinzetta restò così malamente applicata forse per più di venti minuti. Colla fredda pazienza , e colla ferma determinazione di dover con- durre a termine 1’ estrazione della cisti , dopo quasi un’ ora e mezzo di lavoro , pervenni finalmente ad isolare il picciuolo , che s’ impian- tava agli annessi di dritta ; e dopo aver fatte molte ligature al cat- gut ed escisse molte lacinie di aderenze e frammenti epiploici, mi ri- maneva il fondo dell’ utero , che sanguinava spietatamente per una