Stato attuale della questione del cancro : relatzione per l'on consiglio degli Instituti Ospitalieri.

  • Da Fano, Corrado Donato, 1879-1927.
Date:
1910
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Credit: Stato attuale della questione del cancro : relatzione per l'on consiglio degli Instituti Ospitalieri. Source: Wellcome Collection.

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    patologici e d’immunità; qui si comprendono il peso scrupoloso di organi durante lo sviluppo dei tumori, l’esame chimico degli organi medesimi, del sangue, del succo di tumori, ecc. I tre assistenti od almeno i primi due potrebbero eventualmente, come si usa nel laboratorio di Bashford, cambiarsi nelle loro man- sioni, quando gruppi di ricerche siano, più o meno completamente, esauriti. Tutti bene inteso, il direttore fra essi, dovrebbero essere perfettamente cogniti della tecnica istologica e tutti dovrebbero eventualmente recare il loro contributo al mantenimento del mate- riale, prestandosi per l’esecuzione dei trapianti successivi. II personale sussidiario dovrebbe essere composto di un segre- tario, di 2 a 3 preparatori, d’un certo numero d’inservienti. Al se- gretario incombe l’obbligo di aiutare il Direttore dell’Instituto nel disbrigo della corrispondenza, nella distribuzione dei moduli per la raccolta dei dati statistici ed etnografici, nella loro classificazione, etc. Ai preparatori spetta il disegno dei diagrammi, l’allestimento dei preparati, la conservazione di tutto il materiale di studio per ri- cerche istologiche. Agli inservienti tocca il tenere ordinati e puliti gli animali d’esperienza, l’aiutare gli studiosi nell’esecuzione, sia di atti operativi, sia dei comuni trapianti, incombenza che negli insti- tuti come quello di Londra ove, come già dissi, gli animali sommano a circa 20.000, rappresenta una non lieve fatica giornaliera. Le ricerche sul cancro richiedono un numero di locali relativa- * mente molto ristretto; essi possono essere ridotti ai seguenti prin- cipali: 1. Una stanza per il direttore. — 2. Una piccola stanza per le operazioni e pei trapianti. — 3. Un ambiente adatto per ricer- che di chimica fisiologica. — 4. Uno o due locali per le ricerche istologiche. — 5. Altri tre locali, due per i topi e ratti sani e per l’allevamento proprio del laboratorio , un terzo più grande per gli animali inoculati. È inutile aggiungere, che in questi ambienti la temperatura deve essere mantenuta piuttosto alta è di una certa costanza essendo i piccoli animali sensibilissimi al freddo. — 6. Al- cune stallette all’uopo costruite per animali più grossi. — 7. Alcuni piccoli locali sussidiari par gli apparati fotografici, le bilancie, ecc. Dei vari metodi atti a tenere in cattività i topi, sembrami supe- riore ad ogni altro quello adottato dall’Instituto Imperiale di Londra, consistente nel porli in cassettine di legno, 50 X 25 cm. circa, con fondo di lamiera ed un coperchio di tela metallica attraversato da due liste di legno. Le singole cassette possono contenere da 10 a 20 Il personale sussidiario L/ ambiente 3