Della superstizione in medicina / [Gualtiero Lorigiola].

  • Lorigiola, Gualtiero.
Date:
1870
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Credit: Della superstizione in medicina / [Gualtiero Lorigiola]. Source: Wellcome Collection.

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    Certo frate Sesto Placito Pupiriense, per guarire dalla quartana, consiglia di portare appeso al colio, un cuore di lepre, certo Marcello da Bordeaux, mo¬ naco ai tempi di Teodosio 1. per togliere una scheg¬ gia dall’occhio, faceva proferire per tre volte, os gorgoglio hasio^ per guarire Torzaiuolo lo toccava con tre dita della mano sinistra, faceva sputare e faceva ripeterò tre volte: nec mula parit, nec lapis lanam fert^ ' nec huic morbo caput crescati aut si creverit^ tabescat; nelle gonfiezze dell’ugola scriveva sopra una carta i due versi: Formica sanguinem non habet nec fel Fuge uva ne cancer te comedat. e.Tattacava al collo dell’infermo. Dal V. secolo fino al IX. epoca d’invasioni e di decadimenti, i monaci sempre più esercitarono la medicina; gli arabi verso la fine del settimo, co¬ minciarono a far progredire la scienza, sempre però tenendola infardata dal flagello dei segreti e con¬ fondendola coll’alchimia e coll’astronomia; Toro fu detto Sole, Luna l’argento, Marte.il ferro, l’argento vivo Mercurio. Questa fu l’epoca della vera poli- farmacia, ciò nonpertanto essa fu il crepuscolo della Chimica. Le parole alambico, alcool, giulebbe, sci¬ roppo, alcali ecc. sono di origine araba. Sursero Ruggero Baccone, che contrasta a Ber¬ toldo Schwartz, l’invenzione della polvere da guerra, Flamel, Raimondo Lullo ed altri, che assieme alla pietra filosofale, cercarono TElexir universale. Toro