Lezioni di medicina operatoria date in Firenze nella Scuola Medico-Chirurgica di Complemento e Perfezionamento / dal cavaliere Prof. Giorgio Regnoli, e lezioni di patologia chirurgica date nell'I. e R. Università di Pisa dal professore Andrea Ranzi. Atlante.

  • Regnoli, Giorgio, 1797-1859.
Date:
1846-52
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Credit: Lezioni di medicina operatoria date in Firenze nella Scuola Medico-Chirurgica di Complemento e Perfezionamento / dal cavaliere Prof. Giorgio Regnoli, e lezioni di patologia chirurgica date nell'I. e R. Università di Pisa dal professore Andrea Ranzi. Atlante. Source: Wellcome Collection.

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    Tavola XXXÌII, Fig. i. Operazione del labbro canceroso e cheiloplastica. La porzione cancerosa a e d a è compresa fra due incisioni a b a b. I due bordi a c e, a d e saranno messi a mutuo contatto e riuniti sulla linea mediana coi punti di su¬ tura. Fig. 2. Cheiloplaslica col processo di Chopart. Due incisioni, a c, e bf determinano un lembo quadrilatero a e f b, del qual lembo si reseca la por¬ zione ammalata mediante una incisione orizzontale b c. II lembo b e cf è portato in allo a livello della commissura a b. Fig. 3. Primo tempo per Vestirpazione della lingua col metodo sopra-joideo dell’Autore’, b a d incisione semi¬ lunare parallela alla base della mascella infeiioie. a b, Incisione perpendicolare della sinfisi del mento fino all’osso jo'de. Fig. 4- Secondo tempo dell’operazione suddetta-, fatta la dissezione dei lembi a vedesi il piano sopra-joideo. Ventre anteriore dii muscolo digastrico. c, Riunione dei muscoli milo-joidei. e, Nervo ipoglosso. Fig. 6. La lingua è tratta fuori dall’apertura sopra-joidea. a, Ugola. b Lembi di pelle. e, Tumore linguale. cf, Lingua presa dall’uncino. Fig. 5, Esempio di labbro leporino semplice. Fig. 7. Labbro leporino doppio. Fig. 8. Labbro leporino semplice operalo. Fig. io. Labbro leporino doppio operato. Fig. 9. Legatura della lingua col processo di Vidal. Un’ago retto e montalo sopra un manico è immerso al disopra dell’osso joide, e aitraversa la lingua dal basso all’alto. d, Ansa di filo portala dall’occhio dell’ago. a a, Lingua cancerosa. Fig. 11. La porzione cancerosa della lingua è afferrala da un uncino^ due incisioni a Z», e b riunite in V sulla linea mediana determinano un lembo triangolare che la¬ scia una ferita i cui due margini sono riuniti da alcuni punti di sutura siccome vedesi nella figura seguente. Fig. 12. Riunione dopo l’operazione precedente. Fig. i3. La porzione cancerosa della lingua è compresa fra due legature b c, e b a le quali sono serrate me¬ diante due serra-nodi a rosario e e. Fig. 14, 15, 16. Mostrano con un taglio trasversale della lingua il cammino che deve percorrere 1’ ago col pro¬ cesso di Vidal. Fig. 14. Le due estremità del filo a b, la cui ansa d ab¬ braccia una metà laterale della lingua, sono riunite da un serra-nodi c. Fig. i5. L’ago a a? è stato ritirato e respinto lateralmente nella lingua per modo che la punta compaia sul bordo dell’ organo ammalato. L’estremità b e del filo sono disimpegnate. Fig. 16. a, Ago. £, un’estremo del filo disimpegnato. Cj Altro estremo del filo pendente al di fuori. Tavola XXXTII1. Fig. 1. Rinoplaslica col metodo indiano. Fig. 2. Rinoplastica col metodo di Tagliacozzi. Fig. 3. Stafilorafia col processo di Roux. Il primo e il se¬ condo laccio d <f, c c sono passati, il terzo laccio è nell’alto di essere passato. Il margine della divisione è mantenuto fisso dalla pinzetta a e l’ago tenuto col poita-aghi e attraversa dall’indietro all’avanti il labbro della divisione. Fig. 4. I tre fili a a,b b, c c essendo passati, l’operatore ravviva i bordi della divisione con uu bisluiì bollonato. Fig. 5. Stafilorafia col processo di Bérard. L’operatore avendo afferrato un labbro della divisione con una pin¬ zetta a pas>a d’avanti in addietro un’ansa di filo c c con un porta-aghi b. Fig. 7, 8, 9. Rappresentano teoricamente il processo di Bérard. Fig. 7. Passaggio del primo filo semplice in un labbro della ferita. Fìg. 8. Passaggio dell’ansa del filo nell’altro margine della soluzione. Fig. 9. L’ansa del filo nell’atto di ricondurre dall’in¬ dietro all’avanti 1’ estremità del filo passalo dalla parte opposta e che deve rimanere per formare il nodo. Fig. io, 11, n e i3. Processo di stafilorafia del De Pierris. Fig. io. Applicazione dell’ islrumenlo dietro ad un labbro della divisione. e, Dado mobile che mantiene filo a. b, Ago ad uncino inguauialo nella cannula. Fig. il. La caunula spinta fino alla faccia anteriore del labbro della divisione, l’ago è nell’alto di attraversare il labbro medesimo. Fig. 12. L’ago b spinto dall’operatore, dopo avere attra¬ versato il labbro della divisione , ha respinto il dado mobile a e riceve nella sua smarginatala l’ansa del filo. Fig. i3. L’ago riconduce dairindielro all’avanti l’ansa del filo o. Fig. 14. Pinzetta di Soteau. Fig. i5 e 16. Diverse forme di aghi per la stafilorafia. Fig. i5, a, Ago di Graefe. b, Ago di Ebel. Fig. iG. a, Ago di Roux. b c, Aghi di D ìeffenbach per applicarsi al filo di piombo. Fig. 16. Mostra la stafilorafia praticata con la pinzetta porta-aghi di Soteau. Tavola XXXIX. Fig. 1. Tousillotomo di Desault. Fig. 2. Serra-nodi di Graefe. Fig. 3. Ectropesofago di Vacca. Fig. 4* Uranotomo di Dieffenbach. Fig. 5. Forbici di Roux piegale ad angolo sul margine per la stafilorafia. Fig. 6. Pinzette di Muxeux. Fig. 7. Tonsillotomo di Fahnestoch modificato da Velpeau. Fig. 8. Porta-ago di Roux armato di ago per la stafilorafia.