Contributo all'anatomia patologica della malattia ossea di Paget : osservazioni dei dottori / Eugenio Medea e Corrado da Fano.

  • Medea, Eugenio, 1873-1967.
Date:
1906
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Credit: Contributo all'anatomia patologica della malattia ossea di Paget : osservazioni dei dottori / Eugenio Medea e Corrado da Fano. Source: Wellcome Collection.

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    Del resto si deve dire che non esistono emorragie nè infiltra- zione leucocitaria e nemmeno iperemia o notevole aumento del connettivo. Data la fissazione, non si può dire se siavi o meno aumento del grasso (lecitina) nella sostanza corticale. Negli elementi della zona reticolata si osserva solo pigmento. Ovaie. Fissazione dei pezzi in alcool, trattazione come di solito, inclusione secondo il metodo del solfuro di carbonio. S’incontrò una grandissima difficoltà nel fare i tagli a cagione della durezza lapidea de pezzi, dovuta in parte al liquido fissa- tore, in parte al tessuto stesso che si mostrò al microscopio, previe opportune colorazioni, costituito quasi esclusivamente da connettivo fibroso e fittissimo che aveva sostituito quasi per intero gli elementi caratteristici delTorgano. La struttura propria deU’ovaia era irriconoscibile; ogni distin- zione fra sostanza corticale e midollare scomparsa. Intestino. Nulla di notevole. Tumoretto. Trattavasi di un piccolo ftbromino della grandezza di un pisello. Arteria silviana. Note di peri- ed endo-arterite. pituitaria venne fissata in alcool e colorata coi metodi comuni. Tanto i nuclei quanto i protoplasmi delle cellule della porzione epiteliale sono profondamente alterati ma non è possibile asse- rire se la lesione è dovuta a fatti cadaverici o ad alterazioni av- venute in vita; tuttavia è da notarsi a questo proposito che la ghiandola appariva disseminata di emorragie puntiformi; si os- servano inoltre molti vasi dilatati e ripieni di corpuscoli rossi. Midollo spinale. Il midollo spinale che era stato fissato in Mùller venne esaminato nelle sue diverse porzioni col mètodo di Pal, riguardo alla possibile esistenza di degenerazioni a carico dei fasci delle fibre che ne fanno parte. Si praticò però anche un esame delle cellule tanto delle corna anteriori che delle corna posteriori in diverse regioni del midollo; ci potemmo servire però soltanto dei soliti metodi (carmino, ecc.) perchè il genere della fissazione non si prestava a un esame con metodi più adatti (Nissl, ecc.). Le cellule apparvero normali per forma e per grandezza: anche la struttura grossolana delle cellule ap- parve normale. Il nucleo e il nucleolo erano evidenti, il nucleo era situato nel centro della cellula ed era di forma rotondeg- giante, normale. Si notava nella maggior parte delle cellule un abbondante deposito di pigmento giallastro, generalmente am- massato in un punto della cellula, tra il nucleo e la periferia cellulare.