Descrizione del contagio che da Napoli si comunicò a Roma nell'anno 1656 e de' saggi provvedimenti ordinati allora da Alessandro VII. Estratta dalla vita del medesimo pontefice che conservasi manuscritta nella Biblioteca Albani / Opera inedita.

  • Pallavicino, Sforza, 1607-1667
Date:
1837
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Credit: Descrizione del contagio che da Napoli si comunicò a Roma nell'anno 1656 e de' saggi provvedimenti ordinati allora da Alessandro VII. Estratta dalla vita del medesimo pontefice che conservasi manuscritta nella Biblioteca Albani / Opera inedita. Source: Wellcome Collection.

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    >4 . . : che soffrirehbono senza tali argomenti ; cosi fanno i popoli interi ; onde quelle strettezze scemando a molti i soiazzi , a molti i guadagni , a tutti la libertà , facevano che non pochi tra ’1 volgo si querelassero del loro conservatore , quasi il male fosse immaginario , e il rimedio fosse il mal vero ; ben¬ ché per contrario non solo i migliori , ma i più esaltarono il papa , quasi egli avesse levata Roma dalle fauci della morte. Ma perchè quanto di buono fa il principe , tutto dipen¬ de sì dalia precedente relazione , sì dalla susseguente esecu¬ zione de’ ministri, ed egli solo è bastante al male , ma non al bene , può ascriversi a gran prudenza insieme , ed a gran prosperità di Alessandro 1* essersi egli valuto d’ottimi strumenti , e sopra gli altri di due. L uno fu il fratello , il quale era dotato e dalla natura , e dalia sperienza di me¬ ravigliosa attitudine a quell’ affare , ed all’ attitudine egli congiunse l’applicazione , consumando tutto il tempo o nell’ intervenire alle raunanze ove recava saggi pareri, ma con modestia di consiglierò, non con arroganza di presidente , che togliesse agli altri nè la facoltà , nè la volontà d’ajutar l’opera co’lor diversi concetti , o nel ricevere F informazio¬ ni , o net dare gli ordini agl’ immediati ministri , ma senza levarne l’autorità a coloro , a cui per officio toccava , o nei riferire al pontefice d’ ora in ora tutti i successi , ma senza che questi lasciasse di prenderne le contezze anche altronde, o nel visitare le custodie , e nel vedere , e così aguzzare la diligenza degli esecutori , eziandio tra i pericoli de’lazzaret¬ ti , il che usavano quotidianamente anche i due nipoti del papa; ma per questo non chiudendo il campo di cooperare in quella pubblica utilità anche à varii cardinali , che erano a ciò applicali e dall’elezione del papa, ed insieme dallo spon¬ taneo lor zelo. Fra essi acquistò grandissima lode il Cardinal .Barberino , al quale stando sempre fisso nell’ animo un ono¬ rato pensiero , che la sua persona obligata per tante gran¬ dezze a questo principato , ed a questa città , dovesse corri¬ sponder segnalatamente colla roba, e colia vita in loro ser¬ vigio , fu sempre disprezzatore d’ogni travaglio , e d’ogni ri-