Il microscopio e sua applicazione alla merceologia a bromatologia : ad uso degli istituti e scuole tecniche, liceali, agrarie, industriali, commerciali, di farmacia, ecc.; commercianti, negozianti, farmacisti, ecc / [Paolo Emilio Alessandri].

  • Alessandri, P. E. (Paolo Emilio)
Date:
1886
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Licence: Public Domain Mark

Credit: Il microscopio e sua applicazione alla merceologia a bromatologia : ad uso degli istituti e scuole tecniche, liceali, agrarie, industriali, commerciali, di farmacia, ecc.; commercianti, negozianti, farmacisti, ecc / [Paolo Emilio Alessandri]. Source: Wellcome Collection.

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    Lenti semplici. — Lenti acromatiche. — Microscopi semplici. — Microscopi composti. — Parte ottica. — Oculari e obiettivi. — Raggi luminosi. — Parte meccanica. — Diaframmi, viti, ecc. — Microscopi vari. — Binoculari ili Brown. — Ingran- dimento e sua misura. — Micrometri. — Misura degli oggetti microscopici. — Scelta di un microscopio. — Cure da aversi nell’uso. — Disposizione dello strumento per le ricerche. — Illuminazione a luce trasmessa. — Idem a luce riflessa. — Messa a fuoco. — Disposizione degli oggetti, — Riproduzione delle immagini per mezzo della camera lucida. Lenti semplici. — La parola microscopio viene dal greco mi- cron piccolo e scopeo vedere, cioè vedere gli oggetti piccoli; esso è fondato sulle proprietà delle lenti, le quali, come abbiano visto,, sono specie di calldtte, formate cioè da superfici concave o con- vesse, piano convesse, ecc. (fig. 4). Le lenti semplici sono sempre convergenti e di fuoco tanto più corto quanto maggiore è lo ingrandimento che si vuole ottenere, però è da notarsi che il campo di visione diviene tanto più ristretto, quanto minore ò la distanza focale della lente; l’imagine perde della sua nettezza nella parte periferica. In una lente semplice, biconvessa, è molto sensibile Vaberrazione dì sfericità, la quale fa sì, come vedemmo, clic per la molteplicità dei fuochi non si possa vedere l’imagine distinta e chiara, ed ò tanto più sentita, quanto maggiore ò la curvatura delle lenti. Si ovvia a questo inconveniente collocando dinanzi alle lenti stesse pei diaframmi aventi un’apertura centrale che dia libero passaggio ai raggi centrali e trattenga quelli che si refrangerebboro ai bordi della lente, e negli strumenti ottici si è trovato poi modo di cor- reggerla completamente, combinando due lenti di opportune cur- vature, avvegnaché si sappia che quanto maggiore è la curvatura delle lenti, tanto piu forte è l’ingrandimento, ma più considerevole' è ancora l’aberrazione di sfericità. Sopprimendo i raggi di una più larga zona marginale, si hanno quindi imàgini più nette, seb- bene meno rischiarate'.' • -