Sulla toraco-plastica nelle fistole toraciche / pel prof. D'Antona Antonino.

  • Antona, Antonino d'
Date:
1888
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Credit: Sulla toraco-plastica nelle fistole toraciche / pel prof. D'Antona Antonino. Source: Wellcome Collection.

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    entrare di nuovo un litro, o un litro e mezzo di soluzione an- tisettica. A questa riduzione della cavità contribuisce un poco 1’ espan- sione del polmone, il quale liberato dalla poderosa compressione, ripiglia il suo naturale stato di riposo, come in un cadavere, o animale a polmoni sani, ed a pleura aperta. — Contribuisce altresì l’abbassamento della cassa toracica, il ritorno dei tessuti ed organi mediastinali, eh’ erano spostati. — Ma assai maggiore è la parte che vi prende il idalzamento del diaframma, specialmente a dritta. Aprendo il sesto spazio e resecando la sesta costola in corri- spondenza della linea ascellare posteriore, ho visto coi propri occhi venire su la volta diaframmatica sino a livello della ferita. Questo fatto nei giorni appresso si pronunzia sempre dippiù, in guisa che dopo alcune settimane 1* apertura pleurale è ricacciata, ed obliquata in su da questo continuo innalzarsi della volta dia- frammatica. E poiché questo innalzamento procede di pari passo coll’ adesione ed obliterazione del seno della pleura costo-dia- frammatica , così accade che dopo un certo tempo 1’ obliterazione del segmento inferiore del cavo pleurico s’ è compiuto, meno in quel piccolo tratto, per dove passa il tubo, per lo scolo. — Così al tragitto fistoloso compreso nello spessore delle pareti toraciche s’ aggiunge 1’ altro, che sJ è creato nell’ antico cavo pleurale per adesione della pleura parietale, pleura ritiessa diaframmatica e pulmonale. Se questa condizione di cose si crea anche quando la pleuro- tomia cade sulla sesta costola e spazio sottoposto, ed in corri- spondenza della linea ascellare posteriore, immaginiamo con quanta maggiore facilità debba ciò accadere, quando s’ opera nel 9.° spa- zio, e peggio ancora nel IO.0 (Wagner, Crespi, Morini). Non vi è chi non vede le conseguenze di questo fatto. — Lo scolo si fa a condizione della presenza di un grosso e ben solido tubo. Se questo sfugge , difficile è talvolta il rimetterlo, come hanno constatato i diversi operatori. Se l’empiema non guarisce nel corso delle prime quattro o cinque settimane, allora non guarisce più, e si residua una fìstola toracica.