La sieroreazione di Wassermann nelle applicazioni alla clinica e all'anatomia patologica / Alfredo Macchi.

  • Macchi, Alfredo.
Date:
[1913]
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Credit: La sieroreazione di Wassermann nelle applicazioni alla clinica e all'anatomia patologica / Alfredo Macchi. Source: Wellcome Collection.

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    data emolisi completa, poteva invece perdere questa pro- prietà e inibire il processo dell’ emolisi nel medesimo grado del siero sifilitico. Ne potei sospettare di esser incorso in un errore di tecnica, per quanto ciò sia facile a verificarsi quando per comodità di tempo si istituiscono contempora- neamente prove su 4-5 sieri diversi onde usufruire dello stesso sistema emolitico, perchè 1’ identico fatto ebbe a ri- petersi più di una volta. Bisognava per tanto ritenere che il siero conservato a lungo inattivato subisse tali modificazioni di ordine fì- sico o chimico da potere annullare 1’ azione del comple- mento e quindi inibire 1’ emolisi. Sfogliando la letteratura trovai che ciò non era nuovo ; già Friedemann aveva constatato che sieri appartenenti ad individui normali, ma non freschi o comunque alterati po- tevano inibire V emolisi anche in modo talvolta completo. Eseguii quindi alcune prove seguendo questo indirizzo usando sangue di individui immuni da lues nei quali la Wassermann in antecedenza era riuscita negativa ; separato il siero ne esposi parte all’ aria a temperatura ambiente per molte ore fino a intorbidamento, parte invece inquinai aggiungendovi un’ ansa di cultura o di stafilococco o di v. colerico o di b. di Eberth o di b. coli. Dopo 24-48 ore mi servii di questi sieri per la prova di W. Per tutti i sieri putrefatti ebbi netta la inibizione dell’ emolisi mentre invece per quelli inquinati con culture pure ottenni in molti ma non in tutti la inibizione completa. La diversità di comportamento non mi risultò però inerente a questo o a quel germe seminato ma in rapporto coll’ uno piuttosto che coir altro siero : e potei anzi con-