Le sostanze ad azione bloccante gangliare con particolare riferimento agli effetti dell'esametonio sul sistema cardiovasculare / W.D.M. Paton.

  • Paton, William D. M.
Date:
[1953?]
Catalogue details

Licence: In copyright

Credit: Le sostanze ad azione bloccante gangliare con particolare riferimento agli effetti dell'esametonio sul sistema cardiovasculare / W.D.M. Paton. Source: Wellcome Collection.

    5/16 (page 31)
    per dimostrare tale azione è di solito negativa. Nell’uomo, Grob e Harvey (1950) hanno trovato che la prostigmina non impedisce l’ipotensione posturale da pentame- tonio, e questo risultato concorda esattamente con l’esperienza generale negli animali. c) Selettività di azione I gangli autonomi, benché suscettibili di essere tutti paralizzati dagli agenti bloc¬ canti se somministrati in dosi sufficienti, differiscono tuttavia in un certo grado per la loro sensibilità. Così, nel gatto, i gangli della ghiandola salivare sono particolarmente sensibili alla maggior parte delle sostanze bloccanti, mentre parte del ganglio cervi¬ cale superiore si dimostra assai resistente al blocco. Differenze analoghe sono dimo¬ strabili nell’uomo, cosicché variano di molto le risposte oculare, ipotensiva ed inte¬ stinale ad una data dose di esametonio. Si è anche sperato di trovare agenti bloccanti strettamente specifici per particolari gangli, ma finora non si conosce una selettività di azione del genere abbastanza spiccata da essere utilizzabile in clinica. d) Intensità di azione L’effetto di una sostanza bloccante aumenta con il crescere o il prolungarsi del¬ l’attività del ganglio ad essa esposto. Ad esempio, nel gatto, l’esametonio ostacola maggiormente la trasmissione degli impulsi attraverso il ganglio cervicale superiore quando la frequenza di stimolazione del tronco pregangliare è di 30 stimoli/sec, an¬ ziché quando essa è di 10 stimoli/sec. Con dosi di esametonio che paralizzino solo parzialmente il ganglio, la trasmis¬ sione degli impulsi può essere buona all’inizio di una stimolazione continua, ma subito declina (dapprima rapidamente, poi più lentamente) con il persistere dell’eccitazione. Alcuni pazienti riferiscono che, dopo somministrazione di esametonio, il potere di accomodazione oculare può rimanere normale per pochi momenti, dopo di che si inde¬ bolisce, cosicché la lettura è possibile solo per brevissimi periodi. Analogamente, la reazione pupillare alla luce può iniziare vivacemente e poi affievolirsi se lo stimolo è mantenuto. Tutto ciò può essere considerato come il risultato di una maggiore esau¬ ribilità ” della trasmissione gangliare nel caso di un blocco parziale. Il fatto che il ganglio iperfunzionante sia più sensibile agli agenti bloccanti conferisce forse a questi un certa selettività di azione. e) Azione massima È dimostrato come non sia talvolta possibile ottenere un blocco gangliare com¬ pleto con il tetraetilammonio. Da alcuni dati sembra che avvenga lo stesso con l’esa- metonio : ad esempio, la pressione sanguigna di un gatto cui sia stato somministrato esametonio non è mai così bassa come quella dell’animale privato del sistema nervoso centrale. D’altra parte, nell’uomo, l’esametonio può provocare un aumento del flusso san¬ guigno agli arti inferiori paragonabile a quello che segue il blocco dei nervi simpatici lombali (Schnaper ed altri, 1951); inoltre, cellule gangliari anche resistenti, come quelle che innervano la membrana nictitante del gatto, possono essere completamente paraliz¬ zate con una dose sufficiente. Nella pratica clinica, quindi, è probabile che alcuni gangli