La profilassi delle melattie infettive degli animali / Uberto Ferretti.

  • Ferretti, Uberto.
Date:
1906
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Credit: La profilassi delle melattie infettive degli animali / Uberto Ferretti. Source: Wellcome Collection.

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    delle malattie che offrono maggior pericolo di propagazione all’uomo, e di quella di tutte le altre malattie che sono causa di perdite economiche; ed infine faremo un esame dello stato attuale della polizia sanitaria degli animali, per metterla di fronte ai dettami della polizia scientifica, e segnalarne le deficienze ed i bisogni. Se l’infezione è una lotta fra l’organismo e gli agenti patogeni, è certo che la probabilità della vittoria sarà sempre del più forte : occorre dunque aumentare la resi- stenza dei nostri animali domestici contro questi pericoli, sia direttamente, sia col risanamento dell’ambiente. Quello che l’Igiene dell’uomo ha fatto e può fare per gli indi- vidui della nostra specie; noi lo possiamo fare nei riguardi dei nostri animali. Sarà dunque un rispondere allo scopo sopradetto, se si cercherà di procurare ad essi ricoveri sani, asciutti, ben ventilati, comodi, e se a queste prov- videnze farà riscontro una alimentazione razionale ed una giusta regola nello sfruttamento delle loro attitudini, siano essi destinati alla produzione del lavoro, del latte o della carne. Non occorre che io faccia qui una disquisizione sul modo di applicare i principii più razionali e più utili dell’Igiene nell’ allevamento del bestiame, per comprendere come la applicazione di tutte le norme che per essa vengono sug- gerite, sia tutta a beneficio della maggiore integrazione organica degli animali ed a vantaggio degli allevatori, che, oltre ad averne un utile immediato, sotto la forma di un lavoro più forte e resistente, o di una produzione maggiore, verranno ad avere animali forti, equilibrati, e quindi capaci di tutta la loro resistenza agli agenti esterni, siano essi perturbazioni atmosferiche od agenti patogeni. Occorre quindi che nei luoghi, dove gli animali vengono allevati allo stato strettamente stallino, come generalmente avviene nell’alta e media Italia, si badi a che la lettiera non sia causa di una diminuzione di resistenza organica,