La profilassi delle melattie infettive degli animali / Uberto Ferretti.

  • Ferretti, Uberto.
Date:
1906
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Credit: La profilassi delle melattie infettive degli animali / Uberto Ferretti. Source: Wellcome Collection.

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    zioni del viver nostro, grazie cioè alla introduzione nelle nostre abitudini di norme igieniche razionali, sia rispetto alle abitazioni che alla nutrizione ; pure le malattie con- tagiose costituiscono oggi il capitolo più lungo e più im- portante della Patologia medica e veterinaria, e sembra quasi che alla diminuita loro virulenza, faccia riscontro un aumento sempre crescente nelle forme morbigene. Difatti ad una nuova scoperta ed applicazione di qualche mezzo preventivo o curativo delle malattie contagiose, ri- sponde spesso l’eco della corrispondente scoperta di un nuovo morbo, che viene ad accrescere la numerosa lista di quelli già conosciuti. In questi ultimi anni i patologi di ambedue le medicine hanno studiato e scoperto nume- rose nuove malattie ed i loi'o agenti; ed il capitolo spe- cialmente delle malattie prodotte da protozoi, si è arricchito di nuove forme tanto nell’uomo che negli animali. Mentre Laveran, Ross, Kock, Grassi studiano e scoprono l’agente della malaria nell’ uomo, e il suo modo di vivere e tra- smettersi ; Smith e Kilborne scoprono i plasmodi della ma- laria nei bovini, e quindi se ne studiano le forme in quasi tutti gli altri animali domestici. A questi tengono dietro gli studi e le osservazioni di Evans, di Lewis, di Bruce, Chauvrat, Schneider e Buffard sui tripanosomi, che ven- gono ad aggiungerò una nuova sezione all’elenco già troppo numeroso delle malattie degli animali, sotto le forme di «Surra», «Nagana», «Mal de Cadera», « Dourine ». E mentre l’uomo sembrava immune dalle infezioni per tri- panosomi, ecco che uno scienziato italiano, il Castellani, scopre nell’Uganda che la malattia del sonno non è altro che una « Tripanosomiasi » e delle più terribili, poiché conduce sempre inevitabilmente a morte i colpiti. In questi ultimi anni abbiamo avuto in Europa la ri- comparsa di un antico flagello « la peste bubbonica », e non passa giorno che gli studiosi non si trovino dinanzi a nuove forme di morbi d’infezione.